L'uomo italiano del City: «I vivai del Sud una fonte inesauribile per il calcio»

La riflessione di Galassi è anche una sollecitazione per il Napoli

Vivaio Napoli
Alberto Galassi, imprenditore italiano, è presente nel Board del Manchester City, campione della Premier League e finalista della Champions League. Ospite del programma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Alberto Galassi, imprenditore italiano, è presente nel Board del Manchester City, campione della Premier League e finalista della Champions League. Ospite del programma «Calciomercato l'originale» su Sky Sport, ha parlato della galassia City e in particolare dell'investimento effettuato in Italia. «Abbiamo comprato il Palermo, squadra della quinta città d’Italia, immaginando cosa possa uscire dai vivai del Sud Italia».

Questa sua dichiarazione dovrebbe essere una sollecitazione anche il Calcio Napoli, il club che ha dominato la serie A e ha stupito l'Europa ma che in questi anni ha oggettivamente trascurato il vivaio, tanto è vero che la Primavera è retrocessa in Primavera-2.

De Laurentiis fu chiaro tre anni fa, durante il ritiro estivo a Castel di Sangro: «E' difficile investire su un territorio, preferisco trovare un giocatore del Verona e pagarlo 3 milioni». Ma le risorse dei vivai meridionali - ha ragione Galassi - sono notevoli, in particolare in Campania. Pochi giorni fa il Maradona ha applaudito Quagliarella, attaccante quarantenne che partì da Castellammare di Stabia ed è arrivato a giocare un Mondiale e ad indossare maglie prestigiose, come quelle di Napoli e Juventus, oltre a diventare capocanniere al termine del campionato 2018-2019.

Investire sul vivaio, naturalmente, non riguarda soltanto l'aspetto della dirigenza, dello staff e delle rose ma anche e soprattutto le strutture. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino