Napoli, senza la Coppa addio a milioni e assi Il Napoli resta la squadra con il bilancio più sano d'Italia, e non saranno di certo le incertezze in campionato a inquinare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ecco. La nota dolente del bilancio del club di Aurelio De Laurentiis è per l'appunto rappresentato dai costi: gli ingaggi sono saliti del 33% e senza Champions il trend sarà al ribasso. Il punto è tutto qui: il Napoli ha un bisogno vitale di accedere alla fase a gironi della Champions. In qualsiasi maniera: secondo posto, playoff oppure attraverso la conquista dell'Europa League. Altrimenti il fatturato azzurro subirebbe una dura frenata, con l'impossibilità finanziaria di sostenere un simile monte ingaggi. Il Napoli a gennaio ha fatto una operazione assai intelligente puntando su un giovane di talento (Gabbiadini), dallo stipendio sostenibile (1,2 milioni) e l'avvenire sicuro. Cosa che sarebbe costretta a fare anche questa estate senza Champions per il secondo anno consecutivo.
Facile a dirsi, ma nei fatto è complicato. Il bilancio 2014 del Napoli è il migliore nella storia azzurra con ricavi in crescita del 56% a quota 237 milioni (contro i 151 del 2013) e 20,2 milioni di utile, ma che sconta condizioni difficilmente ripetibili (la mega-plusvalenza di Cavani) I ricavi operativi e strutturali del Napoli (diritti tv nazionali, stadio e settore commerciale, senza calcolare i ricavi Champions e plusvalenza) sono rimasti sostanzialmente fermi in questi anni. Subirà però una sensibile impennata nei prossimi anni per la nuova ripartizione dei diritti tv della serie A (si passerà dai 61 milioni dello scorso anno ai 74 milioni del 2017/18). Gli introiti per così dire «standard» del club valgono intorno ai 130 milioni. I 50 milioni della Champions serviranno a evitare un ridimensionamento del progetto. E sarebbe la prima volta, dal 2011, che il Napoli «buca» la qualificazione Champions per il secondo anno consecutivo. Perché 50 milioni di euro? Grazie al nuovo accordo per i diritti tv raggiunto da Mediaset per il triennio 2015/18.
Un «bonus» da 230 milioni a stagione che rappresenta per i club italiani un notevole salto in avanti rispetto ai 130 milioni di euro a stagione previsti dal precedente accordo televisivo.
Il Mattino