Sono circa cento gli esponenti delle curve che si sono fatti trovare alle 14,30 all’esterno dello stadio San Paolo per accogliere i giocatori del Napoli in vista...
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Uno striscione con scritto “Rispetto” e poi cori “Meritiamo di più” e “giocatori mercenari”, questi i messaggi da parte dei tifosi che evidentemente non hanno apprezzato l’ammutinamento da parte dei giocatori azzurri martedì sera dopo il pareggio contro il Salisburgo.
Cori «Solo la maglia» e «Mettete in campo la primavera», fumogeni e bombe carta. Proteste anche contro il presidente De Laurentiis a cominciare dal classico «Stai vincendo solo tu» che è ormai un refrain al San Paolo da anni. L'atmosfera è tesissima e il folto gruppo di ultras ha protestato davanti alla rampa di accesso ma ora si sta spostando lungo il perimetro dello stadio, sorvegliato da un'imponente schieramento di forze dell'ordine. Intanto i calciatori del Napoli sono arrivati ognuno a bordo della propria auto o con dei taxi, entrando direttamente nello stadio senza fermarsi.
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All'interno dello stadio, all'inizio dell'allenamento, i calciatori sono stati accolti dai fischi. Poi qualcuno ha iniziato ad applaudire. Ma l’umore generale - non ci sono più di 600 persone - è negativo. Più o meno tutti contro i giocatori, considerati dei bambini viziati. I fischi più pesanti sono rivolti a Insigne ma la contestazione non risparmia Mertens e Callejon: per ogni tocco di palla parte un coro di «Vai via, vai via».
Il Mattino