Quell’urlo dopo il gol in nazionale con la Polonia non era passato inosservato: «Milik è tornato», avevano pensato i tifosi azzurri. Un ruggito...
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«Dove sono ora tutti quelli che criticavano Ancelotti?», si chiede qualcuno. Spariti infatti tutti coloro che chiedevano la testa di re Carlo. Ora il popolo acclama l’operato del sovrano: «Bisogna dare tempo all’allenatore, farà bene. Il Napoli è in ripresa», si urla per le piazze virtuali.
Ma senza l’estremo difensore che continua a proteggere con le unghie e con i denti la porta, forse la città non sarebbe così felice. Intuito e tempismo, riflessi pronti e coraggio lo hanno elevato a un livello superiore: «Meret santo subito», a suffragio universale. Tre gare consecutive senza subire gol e applausi per tutto il reparto arretrato: questa volta a strappare il consenso è il risultato, nonostante i tentativi degli avversari arrivati talvolta con troppa facilità nelle vicinanze del portiere.
Ritrovato anche il capitano, dopo qualche prestazione sottotono: pace fatta, in campo e fuori, sotto le curve al momento della sostituzione per dar spazio al compagno Dries. «Grande Lorenzo, sei tutti noi»; «Quando stai sereno si vede il tuo valore», commentano i napoletani. Proprio lui, fra i più criticati dell’ultimo periodo dopo i tanti vocii si è mostrato deciso a mettere una pietra sopra, rispondendo agli applausi con il suo sorriso più smagliante.
A sorpresa in campo anche Di Lorenzo, che si pensava fosse destinato a riposare un turno dopo la grande partita con la nazionale, anche in vista del match europeo. Ma come al solito il talentuoso terzino non ha deluso: «Che giocatore»; «È arrivato in silenzio e sta lasciando tutti a bocca aperta», si legge sul web.
Assente invece fra i titolari Mertens, entrato a dodici minuti dal triplice fischio. Di certo nulla a che vedere con le chiacchiere del presidente, bersagliato nelle ultime ore per i suoi punzecchiamenti in ottica rinnovo nei confronti di Dries e dell'altro veterano azzurro Callejon: parole che tuttavia lasciano il tempo che trovano, specie a questo punto della stagione. L’ambiente, nonostante tutto, è apparso sereno e carico; e la vittoria aiuta a vincere.
Torna l’arcobaleno dunque anche con De Laurentiis, accusato come sempre di aver parlato troppo. Ma i tre punti fanno dimenticare ogni dissenso, tutti d’accordo per un sabato sera di festa: quello che mancava da un po’ in casa Napoli, arrivato a pennello dopo la sosta e in attesa dell’importante gara col Salisburgo. Non c’è tempo per far caso alle difficoltà incontrate contro i veronesi, stavolta predomina l’ottimismo fra i tifosi. Il 2-0 ha placato gli animi e ridato speranza: «È tornato il grande Napoli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino