Osimhen, ipotesi evasione fiscale: interrogati due calciatori azzurri

Osimhen, ipotesi evasione fiscale: interrogati due calciatori azzurri
Vogliono conoscere tutto della loro carriera. Dove hanno giocato, dove giocano, quali sono standard o prospettive agonistiche e professionali legate ai loro cartellini. E sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Vogliono conoscere tutto della loro carriera. Dove hanno giocato, dove giocano, quali sono standard o prospettive agonistiche e professionali legate ai loro cartellini. E sono partiti da alcune domande in particolare: hanno mai messo piede a Lille? Erano consapevoli di essere stati venduti alla società francese, come tessere di un mosaico contrattuale che ha consentito di portare a Napoli l'attaccante nigeriano Victor Osimhen? Domande che sono state poste due giorni fa dagli uomini della Guardia di Finanza (agli ordini del generale Domenico Napolitano) a due ex primavera del Napoli: a Luigi Liguori e Ciro Palmieri, ex azzurrini nel 2020 venduti (come contropartita tecnica) assieme ad un terzo ex primavera Claudio Manzi e al trentenne portiere greco (ex Napoli ed ex Udinese) Orestis Kamezis, nello stesso contratto che ha consentito di definire il passaggio nel Napoli dell'attaccante nigeriano. Logico pensare che nelle prossime ore saranno ascoltati dagli inquirenti anche Manzi e Kamezis. Falso in bilancio è l'accusa mossa dalla Procura di Napoli a carico, tra gli altri, del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, a partire dall'ipotesi che il contratto di acquisto di Osimhen dal Lille sia stato viziato da «operazioni oggettivamente inesistenti».

Ed è in questo scenario che si comprendono ora, a distanza di alcune ore dalle perquisizioni messe a segno dalla Finanza a Castel Volturno e a Roma, la necessità di ascoltare a caldo i primi potenziali testimoni di questa storia. Già, perché Liguori e Palmieri sono stati ascoltati come persone informate dei fatti, con un doppio obbligo giuridico: il dovere di dichiarare la verità e l'impossibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere (facoltà che viene riservata a chi è formalmente sottoposto a indagini, ndr). Inchiesta condotta dal pm Francesco De Falco e dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, che punta ora a entrare nel vivo dopo le prime acquisizioni di atti e dopo aver dato la stura alle audizioni dei potenziali teste chiave. Difeso dal penalista napoletano Fabio Luigi Fulgeri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è negli States e non rilascia dichiarazioni. 

Ed è lo stesso avvocato Fulgeri a insistere su un punto: «In questa vicenda la società partenopea è assolutamente serena, anche perché il caso è stato trattato in sede di giustizia sportiva e ci ha dato un esito favorevole in ben due circostanze». Un riferimento esplicito legato alla assoluzione in sede disciplinare del Napoli, quando un anno fa - vennero fuori alcuni sospetti legati alla storia del contratto di Osimehn. Ma rimaniamo ai conti, secondo i calcoli della Finanza: il nigeriano è costato 71 milioni e 250mila euro; tra soldi cash (una cinquantina di milioni), più la cessione dei quattro calciatori, che sarebbero stati valutati intorno ai 20 milioni di euro. Non è impensabile che, sul prezzo dei tre azzurrini più il portiere del Napoli, la Procura di Napoli voglia fare un ragionamento in termini di stime e proiezioni alla luce di una serie di parametri più o meno attendibili. È uno dei punti su cui l'inchiesta penale (in corso) e quella disciplinare (archiviata in favore del Napoli) possano trovare una possibile convergenza. È il riferimento a quanto elaborato dal sito specializzato in calcio mercato, il TransferMarkt, per il quale i quattro giocatori venduti al Lille, messi insieme, avrebbero un valore di mercato decisamente più basso rispetto ai venti milioni di euro messi a bilancio tra il 2020 e il 2021. Una sopraffatturazione? Un'operazione «oggettivamente inesistente», secondo quanto si legge nel decreto di perquisizione notificato due giorni fa? Ma restiamo agli azzurri ceduti al Lille: Liguori ha giocato nella Ercolanese; Manzi, in serie C con la Turris; Palmieri in serie D con la Nocerina; Karnezis ha invece giocato una sola partita in A nel Lille e si è svincolato. Traiettorie agonistiche e professionali finite sul tavolo dei pm napoletani, anche alla luce di un dato in particolare: i tre azzurrini non avrebbero mai indossato la maglia del Lille, rimanendo decisamente sullo sfondo rispetto alla contropartita tecnica da venti milioni di euro. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino