Posillipo-Trieste 7-9, sfuma il pass per l'Euro Cup

Prova generosa di capitan Paride Saccoia e soci alla Scandone

Benjamin Stevenson, autore di una tripletta
Addio Euro Cup. Sfuma la possibilità di un posto al sole nella competizione continentale per il Posillipo. Lottano, tengono testa ai quotati avversari, si fanno valere...

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Addio Euro Cup. Sfuma la possibilità di un posto al sole nella competizione continentale per il Posillipo. Lottano, tengono testa ai quotati avversari, si fanno valere capitan Paride Saccoia e compagni, sorretti da un folto e rumoroso pubblico alla Scandone, ma non basta. La Pallanuoto Trieste si aggiudica la semifinale playoff gara 2, chiudendo la contesa 7-9 (parziali di 2-2, 2-1, 1-2, 2-4). Rossoverdi superati soltanto nelle battute finali.

«Ci abbiamo provato anche oggi. Ci tenevamo tanto e l'abbiamo dimostrato», dichiara Roberto Brancaccio. «I ragazzi ce l'hanno messa tutta, ma sono usciti stremati», osserva l’allenatore napoletano. «E' stato un peccato, avevamo ripreso la partita negli ultimi due minuti», ammette. «Siamo stati ad un passo da gara 3, soprattutto con un bel pubblico alla Scandone», rileva il tecnico classe 1979. «C’è comprensibile rammarico. Dobbiamo andare avanti, ci aspetta un'altra finale», conclude.

Cronaca. 26 secondi e i biancoblu si portano subito in vantaggio con Danjel Podgornik. Raddoppia in superiorità Giuseppe Valentino. I padroni di casa rispondono con Giuliano Mattiello e Tyler Abramson (2-2), intervallati dal palo di Lorenzo Briganti.

Nel secondo tempo il croato Mislav Vrlic sfrutta l’uomo in più (2-3). Ci pensa però una fantastica rete di Benjamin Stevenson, con un alzo e tiro da antologia, a pareggiare i conti (3-3). Emiliano Aiello anticipa la difesa giuliana e regala il primo vantaggio rossoverde (4-3). Prova a replicare lo statunitense numero 3 ma la traversa dice di no. E’ il momento dei legni. Centra il montante Abramson, idem Podgornik. Spreca l’ultima superiorità numerica, guadagnata da Saccoia, la formazione di casa in un clima assordante tra tamburi e trombe.

Roberto Spinelli si oppone alla conclusione del puteolano Valentino in avvio di terza frazione (24 secondi). Andrea Mladossich conquista il rigore, che viene trasformato dal giapponese Yusuke Inaba: 4-4 dopo 35 secondi. Mattiello subisce un colpo al viso dal suo omologo di calottina Vrlic: non sanzionato. Viene annullato un gol ad Emiliano Aiello, ma il centroboa catanese si rende protagonista di una controfuga solitaria: 5-4 anche per la gioia della sua famiglia presente in tribuna. Resiste alla carica del suo inseguitore il numero 6 rossoverde ma rimedia una ginocchiata. Medicato da Silvio Ausiello, sotto lo sguardo attento di Gugliemo Lanni. Valentino firma il 5-5.

Giacomo Bini scheggia l'incrocio in apertura dell’ultima frazione. Si gioca sul filo dell’equilibrio. Mladossich aziona il sorpasso (5-6), trascorrono 60 secondi esatti e arriva il pari di Stevenson (6-6). Segue le fasi convulse del match il presidente Aldo Campagnola. Chiede il due metri Roberto Brancaccio, gesto di disappunto di Pino Porzio, ma la segnatura di Inaba viene convalidata (6-7). A 2'58" timeout di Daniele Bettini, però il diagonale vincente di Stevenson va a buon fine (7-7). Applaude anche il presidente della Roma Vis Nova, Marco Ferraro, intervenuto a Napoli in merito al prossimo HabaWaba. Il rimanente scorcio del match è di marca alabardata. Vrlic griffa il controsorpasso (7-8) a 1'36" dal gong, capitan Ray Petronio realizza il penalty a 58 secondi dalla sirena (7-9).

Il Posillipo ritornerà nuovamente in acqua il 16 maggio per la finale del 7°-8° posto. Si attende di conoscere soltanto la perdente tra Savona e Quinto.

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Il Mattino