Quello che impressiona di questo Liverpool è la mentalità. Quella che Jurgen Klopp è riuscito a inculcare nella testa dei suoi calciatori che, nonostante i 16...
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Moyes ha deciso di giocarsela con un abbottonato 5-4-1 e con tutti gli effettivi dietro la linea della palla. Questo per non dare profondità a Salah e Origi. Che in effetti non sono riusciti a trovare spazi per sprigionare la propria velocità. E allora con la calma della grande squadra i campioni d’Europa hanno cercato il momento giusto per colpire. Trovandolo al 33’ quando Diop ha atterrato Origi a pochi metri da Fabianski. Rigore netto che l’egiziano ex Roma ha realizzato con un sinistro potente e preciso. La prima frazione di gioco s’è chiusa con percentuali bulgare di possesso palla in favore della squadra di Klopp. Che ha ripreso nello stesso modo con il quale è andata gli spogliatoi: girando con velocità il pallone e cercando lo spazio adatto per poterla mandare in archivio. Il West Ham inaspettatamente avrebbe potuto riaprirla con Lanzini, ma il suo destro non ha creato problemi ad Alisson. Subito dopo Firmino ha chiamato alla grande parata Fabianski, poi Chamberlain, dopo una ripartenza magnifica, tutto solo davanti al portiere polacco non ha potuto far altro che batterlo regalando l’ennesima vittoria ai suoi. L’assist d’esterno sinistro di Salah è da vedere e rivedere. Nel finale il tentativo di autogol di Alexander Arnold – palla che si è stampata sul palo – è stata l’ultima emozione. Liverpool che non conosce soste. E Premier sempre più vicina. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino