Salernitana, Dziczek non ce la fa Ventura pensa a un'altra rivoluzione

Salernitana, Dziczek non ce la fa Ventura pensa a un'altra rivoluzione
Dziczek non ce la fa e Ventura pensa all'ennesima rivoluzione. Contro il Crotone il tecnico ha in mente di varare una formazione camaleontica che potrebbe cambiare più...

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Dziczek non ce la fa e Ventura pensa all'ennesima rivoluzione. Contro il Crotone il tecnico ha in mente di varare una formazione camaleontica che potrebbe cambiare più volte pelle a partita in corso e senza attingere dalla panchina. L'ex ct della nazionale italiana è indeciso se confermare l'ultimo spartito tattico andato in scena lunedì scorso con il Cittadella oppure piazzarsi con una difesa a «quattro» di partenza. In ogni caso l'emergenza si trasforma (o prova a trasformarsi) in risorsa in casa Salernitana. Senza il regista, ma con un (nuovo) rifinitore. Senza il giovane playmaker polacco, i granata si affideranno al fosforo e alla legna nella terra di mezzo. Domani sera a Crotone, nell'ennesimo e forse più importante scontro diretto in chiave playoff, la Salernitana giocherà con un atteggiamento tattico molto camaleontico. Probabilmente partirà con quattro uomini in difesa. Certamente si rivedrà dal primo minuto Sofian Kiyine. Restano da capire le consegne che saranno affidate al talento marocchino. L'ex Chievo si riprende una maglia da titolare ed è in pole position per giocare da trequartista (a scapito dell'ex Rieti che non brilla ormai da tempo) alle spalle di una sola punta, oppure di un tandem offensivo. Nel primo caso con Djuric, nel secondo in coppia con Gondo. Domani sera allo Scida, la compagnia di Ventura ha l'obbligo di confermarsi in quello che probabilmente è l'ultimo esame di maturità per avere delle concrete ambizioni play off da protagonista e non da (s)comparsa. Al tempo.

I DUBBI
Contro i pitagorici, il trainer granata sarà costretto a rinunciare ancora una volta a Patryk Dziczek in mezzo al campo. La botta al quadricipite rimediata in allenamento prima del match con il Cittadella si è rivelata più grave del previsto per il talentuoso gioiellino di proprietà della Lazio. Il nazionale under 21 polacco sarà costretto a mordere ancora una volta il freno dopo aver saltato il match con il Cittadella all'Arechi di lunedì scorso per infortunio e quello del turno precedente con l'Ascoli al Del Duca per squalifica. A quanto pare, Dziczek dovrebbe tornare abile e arruolabile soltanto la settimana prossima. Pronto, cioè, per la sfida interna contro l'Empoli nel principe degli stadi. Staremo a vedere. Ventura, dal canto suo, proverà ancora una volta a fare di necessità virtù. Il trainer granata, che con il Cittadella ha indovinato modulo e uomini gestendo egregiamente l'emergenza infortuni, proverà a fare altrettanto anche in terra calabrese. Ieri pomeriggio, nell'allenamento tattico che la squadra ha sostenuto al Mary Rosy, l'allenatore ha provato a fare l'alchimista, cambiando schemi, uomini e ruoli. Ecco che emerge l'ipotesi di un 4-2-3-1 capace di trasformarsi senza colpo ferire e a seconda delle esigenze in altri moduli. Ieri il tecnico ha schierato in campo una Salernitana «sperimentale» con Cicerelli addirittura terzino destro, Aya, Migliorini e Curcio a completare l'inedito pacchetto arretrato. Akpa Akpro e Francesco Di Tacchio si sono piazzati davanti alla difesa nei panni di centromediani metodisti. E su questo non sembra ci siano praticamente dubbi. Lo stesso dicasi anche per gli uomini schierati dalla cintola in su. Cristiano Lombardi, Sofian Kiyine e Cedrik Gondo hanno coperto i ruoli dei centrocampisti offensivi, rispettivamente a destra, da sottopunta e sul fronte mancino. Unica punta, Milan Djuric. Inutile dire che vista la duttilità degli interpreti gli stessi uomini tra centrocampo e attacco della Salernitana potrebbero tranquillamente schierarsi in altre posizioni e con altre mansioni.
IL MODULO

Il punto interrogativo, al momento, resta la difesa. Ventura sta pensando se piazzarsi a quattro come fece nella trasferta di Pescara (tra l'altro l'ultimo acuto granata lontano dall'Arechi) oppure confermare la difesa a tre. L'impressione è che moto dipenderà dalle condizioni di Jaroszynski. Il polacco che ha saltato il match con il Cittadella per infortunio (ginocchio) ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e proverà a riprendersi una maglia da titolare. In quel caso farebbe coppia con Migliorini, consentendo all'allenatore maggiori soluzioni tattiche anche in difesa. L'ex Genoa può giocare sia in un reparto a 3 sia a 4 come fece proprio a Pescara. All'Adriatico c'era Lopez sulla fascia sinistra che potrebbe essere sostituito da Curcio domani sera in terra pitagorica. La squadra stamani sosterrà la seduta di rifinitura al Mary Rosy, poi partenza in pullman alla volta di Crotone. Domani risveglio muscolare e subito dopo il match dello Scida di nuovo rientro in pullman nella notte verso Salerno con colazione al... sacco. E magari qualche punto pesantissimo in cascina.
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Il Mattino