Non c'è più tempo: in campo, in classifica, in infermeria. Colantuono, allenatore della Salernitana alla disperata ricerca della sterzata salvezza, ha atteso Franck Ribéry fino a ieri mattina. Poi il medico sociale, nella lista della salute, ha aggiunto un malanno ai cigolii al ginocchio con i quali il campione francese convive: ha la gastroenterite e non si è allenato ieri mattina con la squadra, al centro sportivo Mary Rosy. Gli altri compagni hanno, invece, svolto una partita amichevole contro la formazione Primavera. Se Ribéry dovesse prodigiosamente recuperare (charter in partenza oggi da Napoli per Cagliari, dopo pranzo), accadrebbe per tenerlo comunque incollato alla squadra: il carisma e la personalità, poi una remota possibilità d'impiego, come opportunità in corsa.

L'attualità, però, consegna meno fantasia e due punte strette, quindi un cambio di modulo. I due attaccanti saranno Djuric e Bonazzoli. La fantasia in meno, invece, è legata al torpore che imbriglia il muscolo flessore della coscia sinistra di Kastanos, quest'ultimo rifinitore di riserva, quindi possibile alternativa a Ribéry. Ieri, invece, l'allenatore Colantuono ha dovuto rinunciare anche a Kastanos ed a Schiavone. Ruoli diversi il primo è mezzala offensiva, l'altro incontrista ma stesso destino: si sono sottoposti ad esami e l'ecografia, in particolare, dovrà fare luce sulla dolenza che avverte pure Schiavone alla coscia. Ci sarebbe un piccolo edema, è sotto controllo anche il retto femorale. A scopo precauzionale, lo staff sanitario lo ha sfilato dalle prove generali e il bollettino pubblicato dalla Salernitana sul sito ufficiale spalanca le porte al dubbio circa la presenza di entrambi i centrocampisti, domani sera a Cagliari.

Con il punto interrogativo Ribéry più no che sì senza molte alternative alle spalle delle due punte, è assai probabile che Colantuono sfidi il Cagliari giocando con i moduli 4-4-2 e 3-5-2. Al plurale: due schieramenti tattici, perché c'è possibilità di cambiare durante la partita. Innanzitutto è stato recuperato Veseli. Il difensore di origini albanesi è stato utilizzato nella partitina, è stato testato, ha dato garanzie d'impiego. Potrebbe giocare allineato a Gyomber ed a Gagliolo, dunque in uno schieramento con tre centrali, oppure da terzino destro, ruolo che Colantuono considera più «nelle corde» di Veseli. In realtà dipende anche da Zortea. Quest'ultimo dovrebbe essere impiegato da finta ala, sulla destra, ma potrebbe rendere meglio da «quinto» e solo il campo dirà. Ranieri sarebbe il suo omologo a sinistra. A centrocampo, tenuto contro dell'intoppo muscolare che potrebbe frenare Schiavone, della necessità di concedere un minutaggio dosato al rientrante Capezzi e tenuto conto che c'è già Lassana Coulibaly alla seconda partita consecutiva da titolare, l'allenatore della Salernitana potrebbe valutare di utilizzare Obi nel ruolo di mezzala sinistra e Di Tacchio al centro. La presenza di Obi può consentire alla Salernitana anche di sganciare talvolta la mezzala sinistra e proporla a sostegno delle due punte, Djuric e Bonazzoli. 

Quest'ultimo ha segnato solo in trasferta: gol su calcio di rigore, all'esordio, a Bologna; gol di giustezza, per il provvisorio 1-1 a Venezia, poi incrementato grazie alla rete del blitz realizzata da Schiavone. Bonazzoli fu smarcato da Ribéry. Adesso la Salernitana potrebbe rinunciare al suo fuoriclasse ma nel frattempo è necessario anche avanzare Bonazzoli, nel tentativo di tirare meglio nello specchio della porta e trovare i gol spacca-partita. La Salernitana ed i suoi tifosi sperano che possa sbloccarsi proprio Bonazzoli. Non ha segnato tantissimi gol in carriera né ha mai avuto un'avversaria prediletta, in area di rigore. Anzi, ce n'è una, proprio il Cagliari: non è l'unica alla quale abbia segnato più di una volta nel suo percorso da attaccante ma è di sicuro la rivale alla quale ha segnato una doppietta, il 15 luglio 2020, con la maglia della Samp. A proposito di Cagliari e di trasferte, saranno oltre 200 i tifosi al seguito dell'ippocampo, sull'isola.