«Cuore e competenza». Come sempre del resto. Il napoletano Alessandro Fusco è ritornato, dopo un mese e mezzo, ad indossare nuovamente la maglia della Nazionale...
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Non bastano, infatti, le cinque mete e la rimonta finale degli azzurrini sui blues, che allo Stadio Pozzo – La Marmora si sono imposti 35-31. Due trasformazioni di differenza fanno pendere la bilancia in favore dei ragazzi di Sebastien Piqueronies. «La sconfitta come un’altra lezione da imparare. Gara purtroppo persa per tre, quattro occasioni. Il Ct Fabio Roselli ha suggerito di prendere quanto di buono abbiamo fatto e iniziare a pensare alla Coppa del Mondo». Il mediano di mischia figlio d’arte, partito dalla panchina ed entrato nella ripresa, guarda già al prossimo impegno internazionale a Santa Fe, in programma a fine maggio. Al termine dell’incontro Fusco junior, oltre alle foto di rito con i piccoli tifosi, ha scambiato la sua maglia bianca numero 21 con quella del numero 9 Kevin Viallard, tra i migliori dei transalpini sul rettangolo verde. Normale la stanchezza per l’impegno profuso. «Mi è sembrato di non giocare da un’eternità», conclude lo scugnizzo napoletano. L’Italrugby ha osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime colpite dal vile attentato in Nuova Zelanda. La Giovane Italia riparte dal talento del ristabilito Alessandro Fusco.
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Il Mattino