Sei Nazioni, tifo della famiglia Fusco per l'enfant prodige Alessandro

Alessandro Fusco con Federica e Lorenzo
«Cuore e competenza». Come sempre del resto. Il napoletano Alessandro Fusco è ritornato, dopo un mese e mezzo, ad indossare nuovamente la maglia della Nazionale...

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«Cuore e competenza». Come sempre del resto. Il napoletano Alessandro Fusco è ritornato, dopo un mese e mezzo, ad indossare nuovamente la maglia della Nazionale nella quinta ed ultima giornata del Sei Nazioni Under 20 a Biella. A sostenerlo contro la Francia campione del mondo in carica la sorella Federica e il papà Lorenzo. «Bellissima partita, ottima prestazione. Non andavo a vedere una partita di Alessandro da un po' e devo ammettere che l'emozione è stata tanta. Dal primo minuto in cui è entrato in campo, l'ho visto concentrato con una grande voglia di sacrificarsi e offrire alla squadra tutto quello che non ha potuto dare in queste ultime partite a causa dell'infortunio», ammette soddisfatto il genitore-allenatore dell’Amatori Napoli Rugby. Si perpetua la passione di famiglia, nelle vene introiettato il «virus» della palla ovale. «Peccato soltanto per il risultato».

 

Non bastano, infatti, le cinque mete e la rimonta finale degli azzurrini sui blues, che allo Stadio Pozzo – La Marmora si sono imposti 35-31. Due trasformazioni di differenza fanno pendere la bilancia in favore dei ragazzi di Sebastien Piqueronies. «La sconfitta come un’altra lezione da imparare. Gara purtroppo persa per tre, quattro occasioni. Il Ct Fabio Roselli ha suggerito di prendere quanto di buono abbiamo fatto e iniziare a pensare alla Coppa del Mondo». Il mediano di mischia figlio d’arte, partito dalla panchina ed entrato nella ripresa, guarda già al prossimo impegno internazionale a Santa Fe, in programma a fine maggio. Al termine dell’incontro Fusco junior, oltre alle foto di rito con i piccoli tifosi, ha scambiato la sua maglia bianca numero 21 con quella del numero 9 Kevin Viallard, tra i migliori dei transalpini sul rettangolo verde. Normale la stanchezza per l’impegno profuso. «Mi è sembrato di non giocare da un’eternità», conclude lo scugnizzo napoletano. L’Italrugby ha osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime colpite dal vile attentato in Nuova Zelanda. La Giovane Italia riparte dal talento del ristabilito Alessandro Fusco.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
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Il Mattino