Spartak-Napoli, Koulibaly non ci sta: «Noi in campo troppo timorosi»

Spartak-Napoli, Koulibaly non ci sta: «Noi in campo troppo timorosi»
«Sono già due partite che entriamo in campo timorosi, abbiamo preso un rigore ingenuamente e poi siamo andati in difficoltà. E il secondo gol è arrivato...

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«Sono già due partite che entriamo in campo timorosi, abbiamo preso un rigore ingenuamente e poi siamo andati in difficoltà. E il secondo gol è arrivato su un nostro errore. Mi dispiace tanto perché nelle ultime due partite abbiamo preso 5 gol, così è difficile vincere», l'analisi di Kalidou Koulibaly a Sky della sconfitta a Mosca contro lo Spartak. «Dobbiamo continuare a lavorare di squadra e mettere a posto la difesa, prendere 5 gol in due partite mi fa arrabbiare. Non c'è nessun allarme, dobbiamo solo stare più attenti perché sappiamo che davanti facciamo gol e lo abbiamo dimostrato anche stavolta: potevamo pareggiare e il loro portiere che ha fatto grandissime parate». 

Un brutto Napoli nel primo tempo, meglio nella ripresa condotta tutta all'attacco senza concedere più nulla allo Spartak Mosca. «Nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo giocato bene e fatto quello che voleva il mister che ci ha dato le chiavi, peccato per i primi 15 minuti del primo tempo. Adesso dobbiamo vincere a tutti i costi la prossima partita per passare il turno». Non cerca alibi Koulibaly, capitano nella partita a Mosca: «Abbiamo tanti infortunati, alcuni con il Covid, e non ci saranno, ma quelli che ci sono devono dimostrare ancora di più, dimostrando di giocare al livello del Napoli: dobbiamo provare a vincere tutte le partite senza alibi e lavorando di squadra». 

Una serata speciale per Koulibaly a Mosca contro lo Spartak, quella delle 300 partite con il Napoli. «Avrei voluto festeggiare diversamente, peccato aver perso questa partita: ho tanti grandi ricordi e voglio rendere felice la nostra città e il nostro popolo. Da domenica daremo ancora di più, il 200 o 300 per cento. Ci sono tante partite che ricordo, quella con tutto lo stadio con le mascherine della mia faccia, o quella contro la Juve di quest'anno quando ho fatto gol e lo stadio era pieno». 

Giovanni Di Lorenzo parla del match perso contro lo Spartak Mosca e rivolge lo sguardo con fiducia all'ultima partita del girone contro il Leicester, quella del 9 dicembre al Maradona in cui si deciderà la qualificazione. «Non sta succedendo niente di particolare: nella prima parte di partita non abbiamo fatto bene, forse il rigore l'ha condizionata. Nel secondo tempo abbiamo espresso il nostro gioco e per le occasioni create meritavamo almeno il pareggio. La gara d'andata è stata condizionata dall'espulsione, anche se in realtà non meritavamo di perderla. Con lo Spartak abbiamo perso due gare di fila, ma sappiamo qual è il nostro percorso e dove vogliamo arrivare. Adesso ce la giocheremo nell'ultima partita», spiega il terzino, unico sempre presente in tutte le partite dal primo all'ultimo minuto, che parla anche delle tante assenze in questo periodo. «Le assenze sono pesanti ma questa cosa ci deve responsabilizzare tutti e dare qualcosina in più. Dispiace, abbiamo avuto una buona reazione ma potevamo fare meglio. La qualificazione? Certo che ci crediamo». Sulla sconfitta di Mosca non cerca alibi per le condizioni metereologiche: la partita si è giocata a zero gradi e sotto la neve. «Sicuramente c'è una differenza tra Napoli e qui, c'è stato un pochino di adattamento all'inizio ma poi queste cose devono scomparire. Il campo era un pochino pesante, ma lo era anche per loro. Eravamo venuti qua per provare a chiudere il discorso qualificazione, ora dobbiamo giocarci tutto nell'ultima gara in casa». E ora testa alla Lazio, che oggi sarà impegnata in Europa League proprio a Mosca contro la Lokomotiv: «La Lazio? Veniamo da una sconfitta in campionato, ma non facciamo drammi. Siamo ancora primi in classifica e vogliamo continuare a fare il nostro gioco ed esprimere la nostra qualità». 

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Il Mattino