Statua di Maradona rifiutata a Napoli, Sepe: «La vuole il Boca Juniors per la Bombonera»

L'artista Domenico Sepe rivela: «Se qui non la vogliono andrà in Argentina»

La statua di Maradona di Sepe
Casalnuovo? Afragola? Che fine farà la statua di Diego Armando Maradona dell'artista Domenico Sepe, installata e inaugurata davanti allo stadio di Fuorigrotta salvo poi...

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Casalnuovo? Afragola? Che fine farà la statua di Diego Armando Maradona dell'artista Domenico Sepe, installata e inaugurata davanti allo stadio di Fuorigrotta salvo poi essere rispedita al mittente dal Comune di Napoli? La soluzione potrebbe essere di quelle clamorose. In Argentina. A Buenos Aires. A impreziosire l'esterno dello stadio della squadra per la quale il Pibe de oro faceva il tifo.

Esatto. Il Boca Juniors. A svelarlo è stato lo stesso artista. «Me l'ha chiesta il Boca - ha raccontato Sepe -. Se Napoli non la vuole andrà alla Bombonera».

L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa convocata oggi dopo che nei giorni scorsi il Comune di Napoli ha reso noto di non poter accettare quel dono dal valore troppo oneroso per essere acquisito senza passare per una gara, come ipotizza anche una inchiesta aperta dalla Procura

La Procura di Napoli indaga inoltre, da quanto emerso, sulla presenza tra i membri della commissione di un capo ultrà e sulle presunte pressioni per entrare a far parte della commissione che diede l'ok alla statua. Un'inchiesta in cui non rientra ad alcun titolo l'artista Domenico Sepe.

Ad essere interessato alla scultura - a quanto riferito da Sepe - non è solo il Boca ma anche alcune amministrazioni locali della provincia di Napoli tra cui il Comune di Casalnuovo «che vorrebbe acquistarla», e quelli di Portici, Gragnano e Afragola. Rispetto ai rapporto con il Comune di Napoli, Sepe ha riferito di avere chiesto un incontro con il sindaco Manfredi ma ha detto «di non essere mai stato accolto per un confronto».

«Ritengo che davanti a delle criticità - spiega - ci si debba incontrare per capire quali siano le problematiche ed eventualmente provare a trovare delle soluzioni. E per questo lo avevo invitato qui insieme al presidente del Calcio Napoli. Mi sento profondamente ferito da questa vicenda e il primo sentimento - ha proseguito - è stato di tenere la statua per me e la mia famiglia perché Napoli l'ha rifiutata, ma poi ho pensato che i napoletani mi amano al contrario delle istituzioni».

Per quanto riguarda il tema del valore economico della scultura tra le motivazioni della restituzione, Sepe ha evidenziato: «Il costo reale è di 1.800 euro che è il prezzo del bronzo utilizzato, se poi parliamo di stime che riguardano il valore dell'opera non riguardano il contratto di donazione, mentre mi ferisce il riferimento alla possibilità che io ne tragga vantaggi d'immagine rispetto ad altri artisti perché la mia scultura quando è arrivata davanti allo stadio Maradona era già nota nel mondo e inoltre era l'unica opera proposta all'Amministrazione». 

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Il Mattino