Di lui si conoscono soltanto le imprese finora realizzate sul rettangolo verde con la maglia del Gragnano. Mohammed Amil Gassama, attaccante guineano classe 1999, è...
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Diciotto anni, Gassama è arrivato in Italia lo scorso mese di febbraio. Non è dato sapere dove di preciso, né come. Sono tanti i dettagli della sua vita che restano avvolti da una sorta di alone di mistero. Parla solo francese, anche per questo la comunicazione con dirigenti, staff tecnico e compagni di squadra è piuttosto limitata. Il modo in cui si esprime sul rettangolo verde, però, ha finora messo d’accordo tutti.
Un talento scovato per puro caso da mister Campana, che questa estate lo ha notato nel corso di un torneo di calcio. Poi l’accordo tra il tecnico ed il Gragnano, quindi la decisione dell’allenatore di proporre quel giovane tanto interessante alla società gialloblù. Perfezionato l’iter per il tesseramento, Gassama fa quindi il suo esordio contro l’Aversa Normanna. Dopo il gol, la corsa ad abbracciare il mister. Il primo a credere in lui qui in Italia.
Il giovane attaccante è alla sua prima esperienza da calciatore. Non ha probabilmente alcuna formazione tecnico-tattica (altro aspetto della sua vita dai margini parecchio incerti), ma nonostante questo – a Gragnano sono pronti a giurarci – risulta dotato di sopraffina intelligenza calcistica. Non solo corsa e fiuto del gol, dunque. Gassama ha già fatto parecchio parlare di sé, tanto che diversi sono i club professionistici che hanno inviato propri emissari al San Michele per visionarlo. Ad oggi, il giovane ha riscosso l’interesse di Empoli, Lucchese, Juve Stabia e Napoli.
Nel frattempo il Gragnano si gode il suo gioiellino. Gassama – pur comunicando poco – è ormai diventato la mascotte dello spogliatoio gialloblù, che lo ha praticamente adottato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino