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Una prodezza di Brekalo spezza l’equilibrio tra Verona e Torino, rispettivamente al 9° e 10° posto in classifica, separate da due punti e con poco da chiedere ancora al campionato. Al di sopra di ogni aspettativa quello dell’Hellas, con Tudor bravo a recepire e rilanciare l’eredità di Juric, mentre l’allenatore granata ha avuto un grande impatto a Torino, faticando però più del previsto nel finale, dopo un girone di andata sorprendente. Il Toro riscatta la sconfitta contro il Napoli e davanti si affida a Belotti supportato da Praet e Brekalo, mentre in difesa pesa l’assenza di Bremer, sempre più vicino all’Inter. Dall’altra parte l’uomo di Tudor è Simeone che però non sfonda, il più pericoloso è Lasagna, piuttosto nervoso Caprari. Primo squillo di Lasagna ma il Toro non perdona: Brekalo entra in area e piazza il pallone a filo della traversa, Montipò non può fare nulla, 1-0 per i granata. Ammonito Gunter poco dopo, salterà la Lazio per squalifica, e nel finale di primo tempo Lazovic ha una bella occasione ma Berisha neutralizza. Fuori Izzo per un problema muscolare, l’unico sussulto di una ripresa non proprio all’arrembaggio da una parte e dall’altra è il palo pieno di Pellegri, che sfiora il raddoppio appena entrato in campo al posto di Belotti. Il capitano è ai saluti, il Toro è già alla ricerca di un nuovo punto di riferimento in attacco, e di qualcosa in più di un decimo posto in classifica che non entusiasma.
Il Mattino