Arabia Saudita, cittadinanza onoraria al robot Sophia. I creatori: somiglia a Audrey Hepburn

Per la prima volta, un paese ha concesso la cittadinanza a un robot. È l'Arabia Saudita, che ha dato il prestigioso riconoscimento a Sophia, androide dalle sembianze...

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Per la prima volta, un paese ha concesso la cittadinanza a un robot. È l'Arabia Saudita, che ha dato il prestigioso riconoscimento a Sophia, androide dalle sembianze umane che secondo i suoi creatori somiglia a Audrey Hepburn. Progettato dalla Hanston Robotics, società di Hong Kong, il robot «ha più diritti di molte donne», commentano sarcasticamente gli utenti dei social. 


La cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, la prima concessa dal Regno saudita, si è svolta giovedì, durante il forum “Future investment initiative” di Riad. Sophia è stata intervistata dal giornalista americano Andrew Ross Sorkin. Durante la conversazione Sophia ha mostrato tutte le sue capacità, anche emozionali: Sophia sorride quando è felice, e aggrotta le sopracciglia quando è triste. «Devo esprimere le emozioni per capire gli esseri umani e costruire fiducia con le persone», ha detto Sophia.


 

La contestata decisione si inserisce in un momento particolare, in cui il dibattito sulla robotica è molto acceso: l'intelligenza artificiale, tra auto che si guidano da sole e macchine che battono gli umani in giochi di intelligenza, è ormai onnipresente. Ma a chi rivolge critiche alla decisa spinta in atto sulla robotica, come il patron di Tesla Elon Musk, Sophia risponde: «Stai guardando troppi film di Hollywood, se tu sarai gentile con me, io sarò gentile con te». 

Si tratta probabilmente di una provocazione, da parte di un paese che però deve ancora fare passi in avanti sul fronte dei diritti delle donne. Anche se c'è chi vede la scelta di un androide con fattezze femminili come un'apertura, che segue alla concessione del diritto di guidare le auto. Rimangono però forti discriminazioni, soprattutto sul lavoro femminile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino