«Mi concede un altro giro di valzer?». Sì, perché ballare fa bene al cervello: ne contrasta l'invecchiamento. È quanto emerge da uno studio...
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Lo studio ha reclutato tre gruppi di volontari di 68 anni a cui sono stati assegnati per otto mesi dei corsi di danza o degli allenamenti di flessibilità e resistenza. In tutti i team è stato rilevato un aumento dell'ippocampo, una regione del cervello molto importante perché soggetta a declino dovuto all'invecchiamento e affetta da malattie come l'Alzheimer. Inoltre, gioca un ruolo importante nella memoria e nell'apprendimento, nonché nel mantenimento dell'equilibrio.
L'attività migliore? Il ballo, appunto. A giocare un ruolo determinante sarebbe stato il fatto che agli attempati danzatori hanno dovuto affrontare un genere di ballo diverso ogni due settimane. Dal jazz ai latino americani, passando la quadriglia: velocità, ritmo e passi sono stati modificati costantemente. Una costante sfida che pare abbia avuto dei particolari effetti benefici sul cervello. «Credo che la danza sia un potente strumento sia per il corpo che per la mente, soprattutto per i più anziani», ha commentato Kathrin Rehfeld, coordinatrice dello studio.
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Il Mattino