Per tanti anni quell'acqua rossastra che sgorgava tra i ghiacciai aveva incuriosito e soprattutto intimorito l'uomo; in assenza di una solida base scientifica che potesse...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Siamo in Antartide, poco a ovest del lago Bonney. Il primo a scoprire queste strane cascate, in cui l'acqua di color rossastro si fonde col bianco dei ghiacciai, fu l'esploratore australiano Griffith Taylor nel 1911. Le prime analisi condotte all'epoca avevano smentito che potesse trattarsi di sangue umano o animale, ma il mistero dell'origine di una cascata così strana era lungi dall'essere risolto.
Solo con i progressi della tecnologia i ricercatori sono riusciti, diversi anni più tardi, a scoprire la causa di quello che era stato un mistero quasi spaventoso. Si è scoperto che in quel punto l'acqua sgorga da un enorme lago salato sotterraneo e nel suo percorso viene contaminata da notevoli concentrazioni di ferro, che a contatto con l'aria, una volta in superficie, si ossida e fa sì che il ghiaccio diventi di color ruggine. L'acqua sotterranea, essendo salina, ha un punto di congelamento differente da quella in superficie ed è così che il ferro riesce a mantenere uno stato liquido quando sgorga in superficie, 'macchiando' così indelebilmente l'acqua e il ghiaccio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino