«I fratelli Wright sono riusciti a dimostrare, 117 anni fa, che volare sulla Terra è possibile. Ora noi vogliamo dimostrare che è possibile farlo anche su...
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Il Mars Helicopter sarà inviato insieme ad altri strumenti tramite un rover durante la prossima missione su Marte, prevista nel 2020. In quell'anno è già stato programmato il lancio e il rover dovrebbe atterrare nel febbraio 2021. Da quel momento in poi, entreranno in azione fotocamere, spettrometri, registratori di suoni e radar che dovranno analizzare tutte le caratteristiche del suolo e del sottosuolo marziani. La maggiore curiosità, però, resta inevitabilmente quella legata a questo elicottero, dal momento che si tratta di un esperimento assolutamente inedito.
Come spiega il comunicato della Nasa, questa missione è particolarmente ambiziosa e per questo si espone a un forte rischio di insuccesso: «Se andrà male, non influirà sul resto della missione di Marte 2020. Se invece andrà bene, avremo la possibilità di esplorare luoghi irraggiungibili con questi strumenti». I primi studi per la realizzazione del Mars Helicopter risalgono al 2013: c'è voluto molto tempo per creare uno strumento e testarlo con l'atmosfera di Marte creata in laboratorio. La densità atmosferica su Marte, infatti, è pari all'1% di quella della terrestre, e se l'altitudine massima per un elicottero sulla Terra è di poco più di 12mila metri, quando si troverà sulla superficie del Pianeta Rosso la corrispondenza sarà quella di 100mila metri terrestri.
Il mezzo potrà essere comandato a distanza, in tempo quasi reale (dovrebbe esserci uno scarto di qualche minuto tra input e output) ma solo fino al decollo. Da quel momento, il Mars Helicopter svolgerà alcune funzioni di volo già programmate. L'elicottero è dotato di batterie agli ioni di litio che si ricaricano grazie ai pannelli solari e che saranno fondamentali per consentirne il riscaldamento durante le notti su Marte, dove la temperatura può scendere fino a -120°C.
Il Mattino