Samantha, il primo robot del sesso che dice «no» se non ne ha voglia

Samantha, il primo sexbot che dice «no» se non è dell'umore giusto
Non sembra lontano quel futuro dove si potranno colmare le mancanze di attenzione, di qualsiasi natura, con robot e strane invenzioni. Samatha è un sex robot inventato...

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Non sembra lontano quel futuro dove si potranno colmare le mancanze di attenzione, di qualsiasi natura, con robot e strane invenzioniSamatha è un sex robot inventato dallo scienziato spagnolo Sergi Santos e da sua moglie Maritsa Kissamitaki, oggi è un prototipo e presto entrarà nella produzione di massa con un prezzo di 3.600 sterline e personalizzabile in ogni suo aspetto. L'emergere di robot sessuali e bambole ha fatto aumentare l'indignazione di quelli che credono che oggetti così possano generare una maggiore merceficazione della donna e della sua figura; così la coppia ha deciso di dare a Samantha una propria mente, capace di generare risposte sia di irritazione sia consensienti.  

  La capacità di Sexbot Samantha di dire “no” è stata dimostrata a un pubblico di accademici in uno dei principali villaggi scientifici del Regno Unito, il Life Science Center di Newcastle upon Tyne. Il robot ha dei sensori nascosti sotto la pelle, quindi può rispondere all'affetto come una persona reale ed ha anche un cervello da mettere in carica nella camera da letto. Samantha è stata progettata per fare le fusa come un gattino e sussurrare affettuosità - ma solo se stimolata nel modo giusto. Un micro-computer all'interno del suo cranio può anche ricordare le precedenti “interazioni” con il suo “partner” in modo tale da migliorare le esperienze future. Samantha riesce a riconoscere diversi gruppi di interazioni: famiglia, romantico e sesso oppure extra cattivo.  Tra gli esperti c'era la professoressa Kathleen Richardson, fondatrice di The Campaign Against Sex Robots, che ha dichiarato: “Questo sviluppo è solo un'estensione della pornografia e della prostituzione e uno spreco di denaro che potrebbe essere speso per cose migliori”.

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Il Mattino