Fino a ieri sera era ancora in mano ai suoi rapitori: nessuna notizia, la polizia sulle tracce di una coppia di settantenni, incensurati, ma in fuga. «Non sappiamo dov'è, noi non l'abbiamo recuperato» ha fatto sapere nel pomeriggio la Mission animale di Parigi. Il rapito è un palmipede, per la precisione un anatide, uno dei cigni trombettieri residenti nello stagno di Saint-James nel Bois de Boulogne, il grande bosco che si estende a ovest di Parigi. Il fattaccio è accaduto domenica mattina, ed è l'ultimo di una serie di sequestri che funesta ormai l'esistenza dei cigni di Parigi e campagna limitrofa, entrati nell'obiettivo di un' Anonima Sequestri specializzata nel traffico illegale dei reali uccelli. «Sappiamo che esiste un vero mercato di contrabbando legato a questi animali» aveva ammesso qualche mese fa un gendarme al termine di un'operazione che aveva portato all'arresto di un 34enne recidivo, condannato a sei mesi di carcere per aver rapito e tentato di rapire diversi cigni (pena poi scontata col braccialetto elettronico).
L'ULTIMO EPISODIO
Domenica sono stati dei testimoni ad allertare i gendarmi sul rapimento, avvenuto intorno alle 9 del mattino sulle sponde del Saint James, bellissimo laghetto proprio dietro la Fondation Vuitton. Una passante ha visto una coppia scendere da un'auto (una Renault Captur), immobilizzare e agguantare un cigno che si trovava vicino alla riva, infilarlo nel portabagagli e fuggire. Il tutto è durato qualche minuto, segno di un blitz ben preparato.
I SOSPETTATI
Ma la testimone è riuscita ad annotare il numero di targa e un'inchiesta è subito partita dal commissariato del XVI arrondissement, che è risalito ad una coppia residente nella benestante Neuilly-sur-Seine: due persone (lui 70 anni) «senza nessuna storia particolare, nessun precedente con la giustizia», che però non si sono fatti trovare a casa, e fino a tarda serata avevano fatto perdere le tracce con il rapito.