Avellino: allagamenti, scuole chiuse
polemiche per l'ordinanza del sindaco

Avellino: allagamenti, scuole chiuse polemiche per l'ordinanza del sindaco
di Flavio Coppola
Martedì 5 Novembre 2019, 08:51
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Scuole chiuse anche ad Avellino. Decisione assunta ieri sera dal sindaco, Gianluca Festa, per oggettive ragioni di prudenza: «Avendo effettuato tutte le verifiche del caso - dice e considerato che non si sa bene quando comincerà e quando finirà questa emergenza meteo, riteniamo sia più prudente, per famiglie e alunni, non correre rischi. In particolare, disagi si potrebbero verificare all'uscita delle scuole».

Come Napoli e Benevento, dunque, anche il capoluogo irpino tiene alta la guardia. L'ordinanza sindacale prende le mosse dalla comunicazione della Protezione civile e ordina «la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dei cimiteri comunali, dei parchi pubblici cittadini e della sosta in prossimità di alberi di alto fusto e grondaie». Amministratori e proprietari di immobili dovranno «alberi, grondaie, tetti e terrazzi di copertura per scongiurare pericoli per i pedoni e sovraccarico alle strutture. La nuova allerta arancione sarà al centro della riunione del Centro operativo comunale già fissata per questa mattina.

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Nel frattempo, la pioggia si è portata dietro anche un carico di polemiche rispetto alle emergenze ormai cicliche connesse alle bombe d'acqua autunnali. Incalzato sul punto, il sindaco, Gianluca Festa, annuncia le sue contromosse per evitare gli allagamenti e provare a tamponare le falle che si sono aperte anche nelle più importanti strutture sportive della città. Ma il suo indice è fermamente puntato contro le precedenti amministrazioni: «C'è una questione che va prima di tutto sottolineata. Paghiamo dazio per problemi strutturali e infrastrutturali che nascono da una ricostruzione priva di una visione collettiva sui problemi. Anche in tempi recenti accusa l'attuale primo cittadino - c'è stata una pianificazione urbanistica che andava valutata in modo più appropriato. Troppe urbanizzazioni, molte costruzioni in collina e in campagna, ed una regimentazione delle acque, in particolare a via Fontanatetta, che non sono state effettuate in maniera funzionale».

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Festa, dunque, mette insieme le amministrazioni che si sono succedute dal post terremoto ad oggi, ma annuncia anche la volontà di mettere in campo interventi strutturali che vadano oltre la manutenzione. «Su tutti dice il progetto già approvato per Rio San Francesco che raddoppierà la condotta delle fogne bianche». Progetto che vale oltre cinque milioni di euro: «Per intenderci spiega nasce da lì l'allagamento di Rampa San Modestino. Il problema va a vanti da decenni e credo che così lo ridurremo del cento per cento».
Ma anche le più importanti strutture sportive hanno mostrato tutta la propria fragilità. Domenica sera è stata la volta del «PaladelMauro», la cui copertura ha lasciato cadere abbondante l'acqua piovana all'interno della casa dei lupi del basket. Qui il j'accuse all'amministrazione Foti, che di fatto ha gestito la partita dei fondi per le Universiadi, è molto più esplicito: «Il Palazzetto ha aperto una vera e propria ferita evidenzia il sindaco Per le Universiadi avremmo potuto avere molti più fondi, se solo fossero stati chiesti in maniera sufficiente». Il primo cittadino ricorda infatti che l'intera Irpinia ha avuto «meno di 5 milioni», e questo «è avvenuto per responsabilità delle amministrazioni locali». «Con quei fondi - afferma la fascia tricolore del capoluogo - noi avremmo dovuto rifare il Palazzetto, lo stadio Partenio, il campo Coni e la tensostruttura della palestra comunale. Alla fine - lamenta Festa - abbiamo avuto solo un piccolo restyling». Avellino, dunque, anche qui avrebbe pagato dazio per le scelte operate negli anni addietro. «Proveremo a correre ai riapri. Anche se non sarà economicamente facile continua Festa perché paghiamo lo scotto di scelte sbagliate nel passato».

Il sindaco, sul punto, conferma allora la volontà di chiedere un'integrazione al commissario delle Universiadi, Gianluca Basile, ma non si mostra molto convinto: «Dovremo accontentarci di quello che rimane, sapendo che abbiamo esigenze su ben cinque strutture». L'ondata di maltempo, intanto, è attuale e nella giornata odierna potrebbe inasprirsi. Questa mattina tornerà a riunirsi il «Coc». Festa stila un bilancio degli interventi che l'hanno visto impegnato in prima persona del pomeriggio di domenica: «Siamo stati impegnati per l'intera giornata ed abbiamo fatto fronte ai problemi sul territorio». La guardia è alta, in ogni caso anche per oggi: «Siamo abituati ad affrontare anche queste emergenze per le bombe d'acqua. È chiaro che ci sono sempre disagi, ma la macchina comunale è pronta ad agire, di concerto con forze dell'ordine e vigili del fuoco».
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