Alloggiopoli ad Avellino,
in 27 rinviati a giudizio

Alloggiopoli ad Avellino, in 27 rinviati a giudizio
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 10 Aprile 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
Alloggiopoli: 27 imputati rinviati a giudizio. Dovranno affrontare il vaglio dell'istruttoria dibattimentale Domenico Piano (funzionario del comune di Avellino con competenza in materia di assegnazione), Paolo Pedicini (responsabile del procedimento) in servizio presso l'Ufficio assegnazione alloggi del comune di Avellino entrambi accusati di falso in atto pubblico, abuso in atti d'ufficio e di corruzione.

Dovranno affrontare il processo anche Ileana Addivinola, Gerardo Barbarisi, Antonio Berrettino, Ciro Capobianco, Alfonso Cinque, Teresa De Santis, Antonio De Matteis, Nicola Dentice, Carmine Farina, Nadia Festa, Angela Flammia, Giuseppe Gaeta, Veronica Gargiulo, Gino Iannaccone, Gianmichele Lapolla, Antonietta Napoletano, Carmine Picariello, Monica Ramondino, Francesca Rossetti, Anna Maria Saccardo, Nadia Sanseverino, Maria Simonetti, Raysa Tretynko e Silvestro Zaccaria, in qualità di beneficiari dei provvedimenti emessi accusati di falso in atto pubblico e abuso in atto d'ufficio, in concorso con Paolo Pedicini e Domenico Piano.
 
Stando alla pubblica accusa, i due pubblici ufficiali chiedevano ed ottenevano somme di denaro (circa 2700 euro versate dal beneficiario di uno degli alloggi) per il compimento di atti contrari ai loro doveri d'ufficio e segnatamente, per consentire ad un nucleo familiare di poter ottenere un alloggio di edilizia residenziale popolare.

Per questo singolo episodio i due dipendenti comunali rispondono, insieme a Francesco Vivolo (assegnatario illegittimo) di concorso in corruzione. Somme di denaro versate dal beneficiario dell'alloggio per mettersi al sicuro, ottenere un immediato intervento dei due dipendenti del comune di Avellino al fine di evitare lo sfratto e qualsiasi altro problema inerente all'alloggio.

Il rinvio a giudizio è stato stabilito in tarda serata, dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Avellino, Paolo Cassano. Nel corso dell'udienza preliminare l'avvocato Annibale Schettino ha avanzato la richiesta di costituzione di parte civile per Maurizio Berardi, assegnatario legittimo di alloggio di edilizia residenziale pubblica, occupato dall'imputato Francesco Vivolo, mentre era in carcere. Stando all'impianto accusatorio i due pubblici ufficiali, attraverso la convocazione telefonica dei beneficiari dei provvedimenti, assegnavano gli alloggi in violazione di legge, in particolare dell'articolo 13 della legge Regione Campania (riserva alloggi per situazioni di emergenze abitative).

Falsi e abusi reiterati nel tempo dai due dipendenti comunali, tanto che la pubblica accusa contesta ai due 26 episodi di assegnazioni illegittime. L'inchiesta concernente l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica iniziò nel lontano autunno del 2015, a seguito della rivelazione di un cittadino, che affermò di aver dato del denaro ad alcuni dipendenti comunali per entrare in possesso di un alloggio popolare.

Domenico Piano e Paolo Pedicini furono sottoposti alla misura precautelare del fermo indiziario. Piano fu tratto in arresto mentre era con la famiglia all'Expo di Milano, mentre Pedicini fu raggiunto mentre era nella sua abitazione in provincia di Benevento. Ma il giudice per le indagini preliminari di Milano, Alfonso Ferraro, non convalidò il fermo per l'indiziato di delitto emesso dalla Procura di Piazzale De Marsico nei confronti del funzionario dell'ente di Piazza del Popolo, Piano.

Il gip di Milano non riscontrò gli estremi per tale provvedimento, annullandolo: non ravvisando la possibilità di inquinamento delle prove o pericolo di fuga. Motivazioni che avevano impresso un'accelerazione all'attività degli investigatori fino al trasferimento in carcere di entrambi con l'ipotesi di reato di corruzione per atto contrario ai propri doveri. Del resto qualche giorno prima il gip del tribunale di Benevento, adottando un analogo provvedimento, aveva rimesso in libertà anche Paolo Pedicini.

Tra i difensori degli imputati gli avvocati Alberico Villani, Claudio Frongillo, Giovanni Bove e Maria Rusolo, Nello Pizza, Antonio Iannaccone, Fabio Tulimiero e Gerardo Santamaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA