Avellino, sosta selvaggia: i vigili
multano i dipendenti municipali

Avellino, sosta selvaggia: i vigili multano i dipendenti municipali
di Flavio Coppola
Mercoledì 9 Giugno 2021, 08:31 - Ultimo agg. 10:49
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A Piazza del Popolo si parcheggia ormai dappertutto. E i vigili urbani finiscono per multare persino i colleghi-dipendenti del Comune. Dopo la chiusura del parcheggio situato al di sotto di Palazzo di Città, utilizzato gratuitamente dai funzionari dell'ente (di mattina) e a pagamento dagli avventori del centro storico pedonalizzato (di sera), per la clamorosa assenza del nulla osta antincendio, parlare di sosta selvaggia intorno al Comune è addirittura un eufemismo. Utenti in cerca di servizi, residenti del centro storico, addirittura dipendenti pubblici, di Piazza del Popolo ma non solo, sono ormai costretti ad inventarsi una sosta di tipo artistico. Marciapiede presi d'assalto, ci si ferma dove si può. Persino le auto comunali sono fuori dalla grazia del Codice della strada e se ne vedono alcune ammassate nel piazzale antistante l'Anagrafe, a ridosso delle scale. Così, sulle strisce appena fatte dipingere nella strettoia di via Decorati al valor civile, e destinate agli abitanti del cuore antico, parcheggiano tutti, tranne i residenti. Lo stesso avviene in tutta l'area di Piazza del Popolo, fino a via Sant'Antonio Abate, con annesse traverse. E alle spalle del Comue, a via Fosso Santa Lucia, dove il divieto di sosta è ben visibile.

Così, ieri mattina, i vigili si sono scatenati. Hanno levato decine, se non centinaia di contravvenzioni. Su molte auto in divieto di sosta, tragicomici bigliettini e cartoncini improvvisati recanti i messaggi più disparati: «Sono un dipendente del settore Ambiente», «Vado all'Urbanistica», «Revisore dei conti», e cosi via. Accanto, impietosa, la contravvenzione dei caschi bianchi.

In realtà c'è poco da ridere. Perchè tanto nel Palazzo, quanto tra i cittadini, l'esasperazione per l'assenza di parcheggi è già alle stelle. Il dato di fondo che è la Casa comunale si presenta ormai circondata dalle auto in divieto di sosta. «Cosa dovremmo fare? si chiede una vigilessa I residenti ci chiamavano già prima. Oggi ancora di più». Solerte, sanziona tutti gli automobilisti che hanno lasciato il veicolo su rampa Macello, altra strettoia improponibile dove, subito dopo, arriva pure il carro attrezzi. Una situazione paradossale, che l'amministrazione Festa ha solo peggiorato. Il peccato originale, infatti, è l'assenza di un piano sosta dopo la pedonalizzazione del centro storico. Ma con un'aggravante.

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L'amministrazione aveva deciso improvvidamente di aprire al pubblico la sua autorimessa interna, senza rendersi conto come poi emerso che i garage non erano provvisti delle certificazioni antincendio. Così i posti si sono addirittura ridotti. E drasticamente. Alle spalle del centro storico, insomma, regna il caos. Se non altro, l' assenza di parcheggi intorno al centro ed alla zona di Piazza del Popolo è un dato ormai democratico. Persino ai consiglieri comunali in carica non è più consentita la sosta all'interno del piazzale del Comune. Ieri mattina, la strage di multe disposta dai vigili ironia della sorte guidati dallo stesso dirigente del settore Anagrafe, il colonnello Michele Arvonio ha fatto scattare le proteste di diversi cittadini. Ma hanno ragione i vigili. Il punto amministrativo è che il comparto della sosta si conferma una delle maledizioni peggiori dell'attuale esecutivo. Dopo la bagarre per il rinnovo dei contratti di manutenzione e scassettamento degli 80 apparecchi «EasyPark», bloccati per due mesi e ripartiti solo nei giorni scorsi, sulla base di procedure contestare dall'opposizione, il nodo sostanziale dell'assenza di parcheggi in tutto il centro città non è stato scalfito. Degli annunciati parcheggi in project financing per esempio a via Zigarelli o al di sotto dell'attuale Tribunale che resta lì non c'è traccia. E non è ancora stato sbloccato il project financing, sul quale si sono accesi i riflettori dell'Anticorruzione, con cui la giunta Festa punta ad affidare tutto al privato. Il project proposto dall'impresa catanese «Telereading», infatti, è stato ritenuto poco vantaggioso per l'ente, rispetto al suo Piano economico. Le risposte inviate dal Comune - anche qui il Rup è Arvonio - non hanno ancora convinto l'Anac. I problemi restano, le soluzioni latitano e i vigili scrivono.
 

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