Mezza città è da oltre un mese senza strisce pedonali. In diversi tratti del capoluogo, sono diventate di moda le linee bianche cancellate solo per tre quarti. Oppure per metà.
Quaranta giorni dopo l'avvio dell'operazione di rifacimento stradale su gran parte delle strade cittadine, per cui l'amministrazione Festa ha dichiarato di aver investito circa 500mila euro, l'esecutivo di Piazza del Popolo non ha ancora trovato un euro, e certamente il tempo, per ridisegnare le indispensabili strisce bianche, cancellate dalle nuove pezze di asfalto. Una condizione tragicomica, quella in cui versano moltissime arterie cittadine, dalle periferie al centro, che mette a rischio l'incolumità dei pedoni e rende di fatto fuori legge la viabilità avellinese. Da Rione Mazzini a Corso Europa, da Rione Aversa a via Annarumma, da via Oscar D'Agostino a via Tagliamento, l'attraversamento, ad Avellino, è diventato un atto di fede. La condizione più pericolosa e paradossale si verifica a Corso Europa, ma non solo, dove le strisce sono state cancellate solo a metà. Succede in tutti quei tratti - la maggior parte - in cui il rifacimento del manto è stato parziale. La carreggiata, di fatto, è stata divisa in due con non poche polemiche già all'atto delle riparazioni e così anche le strisce. Sulle strade a doppio senso di marcia, emblematico anche qui il caso di Corso Europa, il pedone può attraversare in sicurezza solo da un lato; dall'altro, le strisce sono scomparse e le automobili in transito non sono tenute a fermarsi. Condizione analoga a via Tagliamento, dove il rattoppo operato dall'amministrazione ha assunto la forma di una lunghissima lingua di asfalto intorno al Palazzo del Tribunale, con un surplus di degrado sui tratti non interessati dal rifacimento. In molti casi le strisce si sono cancellate da sole, nel corso degli anni. Decine le segnalazioni già pervenute nelle ultime settimane, all'amministrazione e in particolare al sindaco Festa, rispetto alla pericolosità della situazione.
Il primo cittadino, nell'ultima diretta social, ormai unico strumento di comunicazione pubblica, si era detto consapevole del problema, ma non aveva fornito alcuna data sul ripristino delle strisce. Silente pure l'assessore ai Lavori pubblici, Antonio Genovese, che invece aveva risposto piccato alle critiche sul rifacimento del manto stradale.
L'affondo, a questo punto, è politico: «Genovese dovrebbe essere più aperto al dialogo con i consiglieri. I cittadini l'hanno segnalato da molti giorni a tutta l'amministrazione. Ma ormai non so più cosa stia succedendo in giunta». Dopo il lungo blocco delle 80 macchine per la sosta a pagamento, ecco un altro pasticcio amministrativo. A segnalare il caso delle strisce pedonali interamente cancellate, o a metà, era stato nei giorni scorsi pure il gruppo Cittadini in Movimento guidato da Massimo Passaro. L'avvocato, già in prima linea nel denunciare le disfunzioni dalla Zona a traffico limitato e delle strisce pedonali rialzate, ha effettuato un tour per la città. Ed ha individuato moltissimi punti critici. Il suo è un j'accuse esplicito: «L'illegalità amministrativa di una nuova vicenda di cattiva politica è palese».