Bassa Irpinia e il rischio alluvioni: l'allarme nel dossier Ispra

A Quindici l'84,87% dei residenti a rischio idrogeologico

L'alluvione del 1998 a Quindici
L'alluvione del 1998 a Quindici
di Gianluca Galasso
Domenica 21 Maggio 2023, 10:16 - Ultimo agg. 13:45
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Sono soprattutto i comuni della Bassa Irpinia quelli maggiormente esposti al rischio alluvioni. I dati sono dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Gli eventi drammatici dell'Emilia Romagna e la serie di bollettini con tanto di allerta meteo della Protezione Civile regionale hanno riportato - come sta accadendo ormai periodicamente - al centro dell'attenzione il problema del dissesto idrogeologico e dei rischi per le popolazioni. L'elaborazione del dato da parte di Openpolis evidenzia la quota di cittadini maggiormente esposta al fenomeno. Tra Vallo Lauro e Mandamento si contano le aree considerate a pericolo più alto. A Quindici, secondo Ispra, l'84,87% della popolazione totale è in zona a elevato rischio alluvione. In pratica, 1.515 residenti. Non è una sorpresa. Le morti e le distruzioni del 5 maggio del 1998 sono ben impresse nel ricordo dell'intera provincia. Quella di Quindici è una delle situazioni a maggiore pericolo della Campania. I comuni limitrofi hanno un dato meno preoccupante, ma comunque da tenere nella debita considerazione. A Lauro la quota di abitanti (917 cittadini) a elevato rischio alluvione è pari al 25,42%, a Pago Vallo Lauro il 31,12% (576 abitanti), a Moschiano il 18,48% (308), Domicella 7,48% (140). Confinante con il Vallo di Lauro è Forino il cui territorio è pure particolarmente a rischio. Basti pensare che il 48,21% della popolazione è a elevato pericolo, cioè 2.602 abitanti. I fenomeni dello scorso anno, hanno dimostrato che la comunità di Monteforte Irpino deve avere sempre desta l'attenzione. E' pari al 3,98% la quota totale di abitanti (433 cittadini) quella che si trova nelle aree con il rischio più elevato.

Tornando alla Bassa Irpinia, il Baianese deve tenere conto dei pericoli secondo l'Ispra. Soprattutto il territorio di Quadrelle. Qui, la quota di popolazione esposta è del 71,90%, significa 1.361 residenti. Nella vicina Mugnano del Cardinale la percentuale scende, ma è comunque importante: 47,46%, 2.521 abitanti. Mentre a Sirignano è del 20,22% (582 cittadini), ad Avella del 28,36% (2.209), a Baiano del 4,97% (235), a Sperone del 4,05% (148 cittadini). Notoriamente è anche la Valle Caudina a dovere fare i conti con i problemi idrogeologici. La "capitale" Cervinara ha una popolazione esposta a rischio elevato di alluvioni pari al 35,15% (3.502 persone), situazione leggermente migliore a Rotondi con il 21,82% (781), di gran lunga inferiore la quota di San Martino Valle Caudina con l'1,41% (67 abitanti), dove a fine 2019 esplose il torrente tombato, portando danni ed evacuazioni. Sale al 2,03% (48) la percentuale a Roccabascerana. Tra i comuni più grandi della provincia, il capoluogo registra solo l'1,46% di popolazione a elevato rischio alluvione. Si tratta di 789 residenti. Quasi zero ad Ariano Irpino: 0,67%, 170 cittadini. Discorso diverso per Montoro, dove c'è il 16,94%, cioè 3.295 abitanti. Nell'hinterland anche Atripalda deve tenere alta la guardia: le persone esposte sono 2.204, pari al 20,17%. In Alta Irpinia, c'è Cassano Irpino con il 7,55% (73 residenti). «Con alluvione - spiega Openpolis analizzando i dati l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - si intende l'allagamento di zone che non sono normalmente coperte d'acqua, a causa dell'esondazione di corsi d'acqua, a sua volta causata da altri fattori, per esempio le piogge forti. L'Italia è fortemente esposta a questi fenomeni». In totale sono 260 su quasi 8mila i comuni in cui la totalità della popolazione risulta esposta a rischio idraulico.

Oltre 400 quelli in cui la popolazione esposta supera comunque il 90%.

 

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