Blocco del traffico,
in vigore l'ordinanza

Blocco del traffico, in vigore l'ordinanza
di Flavio Coppola
Lunedì 25 Febbraio 2019, 10:19 - Ultimo agg. 11:13
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Trentacinque giorni di blocco del traffico a partire da oggi. Entra in vigore la nuova ordinanza antismog del Comune di Avellino. Il dispositivo sarà attivo dalle 8 di questa mattina fino alle 13. Una sola ora di pausa e poi ancora dalle 14 alle 20. Fino al prossimo 31 marzo. Circolazione inibita a tutti veicoli, compresi i ciclomotori, a benzina (Euro 0, 1, e 2) e diesel (Euro 0, 1, 2, e 3). Questa volta il provvedimento è pesante. L'intera area urbana sarà off limits. Le uniche arterie escluse dal provvedimento, firmato dal sub commissario Silvana D'Agostino, dal dirigente del settore Ambiente, Luigi Cicalese e dal comandante della Polizia Municipale, Michele Arvonio, saranno il tratto dell'Autostrada A16, la Strada statale 7 Bis, via Festa, la Bonatti, via Pianodardine, via Tedesco fino all'incrocio semaforico con via Troncone, viale Italia fino alla rotatoria, il tratto della Provinciale 70 tra le due rotatorie, via Perrottelli, via Aversa, via Morelli e Silvati e via Annarumma.
 
Particolarmente salate le multe previste per i trasgressori: da 168 a 679 euro. In caso di reiterazione della violazione in due anni, è previsto addirittura il ritiro della patente. Pugno durissimo, dunque, contro gli automobilisti che siano sprovvisti di un veicolo moderno per tentare di arginare l'ormai conclamata emergenza polveri sottili in città. Ieri, l'Arpac ha segnalato un altro record negativo relativo al giorno 23. La centralina di via Scandone ha censito una media giornaliera di 142 microgrammi per metro cubo di Pm10, il tasso più alto dell'intera Campania. Quasi triplicata la soglia di guardia per il superamento, fissata a 50 unità. Rispetto a tutto questo, l'ordinanza che parte oggi dispone anche altri divieti: vietato, per i bus, sostare con il motore acceso, mentre gli altri veicoli non potranno farlo per più di 3 minuti. Fuori legge pure l'abbruciamento dei residui vegetali e, in ambito domestico, l'accensione di caminetti e stufe a pellet con certificazione di qualità inferiore alle 3 stelle.

Si tratta di un provvedimento che sta già facendo discutere: Il malcontento in città è forte. Ma una stretta, non soltanto sul traffico veicolare, appare indispensabile. Dal canto suo, il commissario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, ha inviato quindi l'ordinanza a tutti i comuni dell'area urbana. Nella missiva, scrive ai sindaci di dargli conto dei provvedimenti di propria competenza, in pratica chiedendogli di fare altrettanto, in virtù del Protocollo di intesa per le azioni comuni già siglato l'anno scorso e ora in fase di perfezionamento. Se i primi cittadini stavolta faranno la propria parte, lo si scoprirà dopo domani, nel corso del tavolo tecnico fissato nell'aula consiliare di Piazza Libertà, proprio per la messa a punto di un piano sinergico contro l'inquinamento dell'aria. Ieri, la terza domenica di stop degli stessi veicoli inquinanti contemplati nel provvedimento che entra in vigore questa mattina si è consumata anche stavolta in maniera impalpabile. Poche multe. Tutti in strada in vigili a disposizione del Comando di via Tedesco, a presidiare, come al solito, soprattuto le aree del centro: Piazza Kennedy, Piazza d'Armi, via Mancini e Viale Italia. Per i caschi bianchi, con un organico assolutamente sottodimensionato, parte oggi un vero e proprio tour de force. Cinquanta uomini in tutto, divisi su due turni, dovranno assicurare il rispetto di un'ordinanza che già vede sul piede di guerra commercianti e rappresentanti dei consumatori. Rispetto alla sonnolenta circolazione domenicale, infatti, il traffico previsto nei giorni lavorativi assume proporzioni ben più impegnative. Come già avvenuto in occasione di tutte le precedenti ordinanze, i disagi maggiori rischiano di configurarsi nelle prime ore della mattina, all'apertura di scuole e uffici, ed all'uscita. Le fasce orarie sono serratissime. In questo senso, l'assenza di un adeguato sistema di trasporti pubblici e di aree parcheggio alle porte del centro rischia di esasperare ancora una volta gli animi degli avellinesi.
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