C'è il blackout in tribunale,
disabile bloccato si sente male

C'è il blackout in tribunale, disabile bloccato si sente male
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 4 Luglio 2019, 08:31 - Ultimo agg. 10:37
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Salta la corrente e al terzo piano del tribunale di Avellino: rimane bloccato un 70enne disabile. Per oltre tre ore, l'uomo in carrozzina, è rimasto bloccato all'ultimo piano del palazzo in quanto gli ascensori non funzionano per un guasto di una fase dell'impianto elettrico.
 
Una lunga attesa per l'uomo. L'anziano in preda al panico e visibilmente provato anche dall'assenza dell'aria condizionata, è stato soccorso dai pompieri allertati dai familiari. I parenti, in particolare, il figlio che era presente e l'avvocato dell'uomo, erano seriamente preoccupati per le condizioni precarie di salute del padre.

Un'odissea quella vissuta dall'anziano Romolo Padiglione, ieri mattina, che era in tribunale con l'avvocato Samuela Scardino. L'uomo, cardiopatico, si era recato di buon'ora nel palazzo di giustizia di Piazzale De Marsico per prendere parte ad un'udienza civile. Ma mentre era in corso l'udienza e in pieno svolgimento la normale attività all'interno delle aule del palazzo di giustizia, si sono verificati continui sbalzi dell'energia elettrica che hanno rallentato il normale svolgimento delle attività giudiziarie, forse a causa di un sovraccarico.

Intorno alle 9,30 l'energia elettrica è venuta a mancare del tutto. L'attività giudiziaria è stata sospesa in quanto senza energia elettrica non è possibile continuare le udienze in assenza di registrazioni e della trascrizione in stenotipia nel settore penale. L'interruzione dell'energia elettrica ha bloccato il funzionamento degli ascensori e di conseguenza il 70enne disabile è rimasto al terzo piano.

L'uomo dapprima ha chiesto l'intervento del 118 stando al racconto fornito dai familiari del disabile ma i sanitari non hanno ritenuto di soccorrerlo in quanto non hanno ravvisato i presupposti di un soccorso di tipo medico.

L'uomo allora ha chiesto l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino che rapidamente hanno raggiunto piazza d'Armi. I quattro vigili del fuoco, a forza di braccia, hanno trasferito l'anziano fino al piano terra del palazzo di giustizia.

Al termine delle operazioni di soccorso i vigili del fuoco del comando di via Zigarelli hanno ricevuto i ringraziamenti sentiti dal disabile e dai suoi familiari.

L'uomo, dopo la spiacevole disavventura, è scoppiato in lacrime.

E i familiari ora annunciano denunce. «Mio padre poteva morire», ha detto il figlio dell'uomo.

Dunque il palazzo di giustizia di Avellino, mostra sempre di più i segni della sua inadeguatezza. In tarda mattinata la fase danneggiata a causa del sovraccarico di corrente elettrica è stata sostituita e l'energia ripristinata e dunque oggi le udienze verranno svolte regolarmente.

L'episodio di ieri ha ricordato quanto avvenuto la scorsa settimana nell'aula collegiale del tribunale. Un teste disabile, dopo aver raggiunto con l'ascensore il primo piano del palazzo di giustizia, per poter rendere la sua deposizione e salire sulla pedana riservata ai testimoni, è stato sollevato di forza, da avvocati e dal cancelliere.

Una situazione imbarazzante per lo stesso testimone che non ha potuto far che altro che chiedere aiuto ai presenti affinché potesse testimoniare dinanzi al tribunale di Avellino. Ad ostacolare il suo tragitto una pedana rialzata e priva di scivolo presente nell'aula che non ha consentito all'uomo di raggiungere in piena autonomia la postazione con il microfono.

I due episodi hanno riacceso i riflettori sulle condizioni in cui versa il tribunale.

«Purtroppo ha precisato il presidente dell'Ordine degli avvocati di Avellino, Fabio Benigni è una situazione che denunciamo da diverso tempo quella del tribunale di Avellino, a cui si aggiungono anche le criticità legate alle temperature elevate di questo periodo. Ieri mattina un sbalzo di corrente ha danneggiato una fase dell'impianto. Auspichiamo che quanto prima venga trovata una soluzione». Il palazzo di giustizia di Avellino da anni necessita di interventi di adeguamento alla normativa antincendio ed antisismico. Un'annosa questione sulla quale anche il presidente della Camera Penale Irpina, Luigi Petrillo si è concentrato fin dalla sua rielezione. Oggi il direttivo della Camera Penale si riunirà per decidere di chiedere un confronto con il neosindaco Festa.

Intanto ieri mattina sono stati avviati i lavori per sistemare alcuni pilastri dello stabile danneggiati. Lavori che rientrano nell'attività di manutenzione ordinaria.
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