L'EVENTO AL CIRCO MASSIMO

Concerto Primo maggio, la voce di Ultimo coperta dai fan. Il monologo di Massini per i morti sul lavoro. Dargen ironizza sulla Rai

Gli aggiornamenti sull'evento in centro a Roma. Sul palco Ermal Meta e Noemi

Concerto Primo maggio, scaletta e cantanti: orario, programma e dove vederlo
Concerto Primo maggio, scaletta e cantanti: orario, programma e dove vederlo
Mercoledì 1 Maggio 2024, 09:54 - Ultimo agg. 2 Maggio, 09:14

Cosmo con la bandiera palestinese

Cosmo con la bandiera palestinese sul palco del concerto del primo maggio al Circo Massimo. Il cantante, protagonista di una delle ultime esibizioni dello show, porta la bandiera sul palco durante l'esecuzione del brano Tristan Zarra. La performance è particolarmente 'vivace', spunta anche un quasi-topless. «Che avete combinato?», chiosa BigMama, rivolgendosi all'artista. «Ti sei liberato sicuramente, sei un grande», aggiunge congedando Cosmo.

Le parole di Piero Pelù

«Viviamo in un'epoca di guerra, di fake news, di diritti negati. L'unico antidoto è essere cittadini informati, consapevoli e uniti». Così Piero Pelù dopo la sua esibizione.

L'appello di Ermal Meta

«Proveranno a dividerci, ma noi restiamo uniti». Questo l'appello di Ermal Meta durante il concertone.

Dargen D'Amico ironizza sulla vicenda Rai-Nove

«La Rai è un lavoratore speciale di quelli che fanno il doppio lavoro, lavora per sé e per la concorrenza. Gli ascolti stanno andando benissimo e l'anno prossimo il Concertone andrà sul Nove». È l'ironia di Dargen D'Amico sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma.

Ermal Meta per l'equità nell'istruzione, "essenziale per il futuro"

«Domani chi di voi andrà a scuola? E c'è qualcuno che ha smesso di andarci? Qualcuno che si sentiva escluso, che non era a suo agio? Sapete? Il mio primo mese nella scuola italiana è stato veramente difficile. Non capivo niente di quello che si diceva in classe. Non capivo i compagni, non capivo i professori. Mi sono dovuto impegnare tanto per recuperare, al punto da addormentarmi sui libri. E per fortuna mi è stata data la possibilità di mettermi al passo con gli altri». Lo ha raccontato Ermal Meta, nato in Albania, dal palco del Primo Maggio. «Ricordo che i professori mi parlavano più lentamente e mi davano il tempo di appuntarmi tutto ciò che non capivo su dei quaderni - ha detto rivolto al pubblico -. Ecco, penso che sia stato questo, all'inizio, il significato della parola istruzione per me. Avere la possibilità di vivere una scuola inclusiva, quando il termine inclusivo nemmeno si utilizzava. La parola istruzione è fortemente legata ad un'altra parola: 'uguaglianza', che significa avere tutti gli stessi diritti e le stesse opportunità". Poi continua: «A volte, però, pur nell'uguaglianza siamo diversi e qualcuno può partire svantaggiato nel proprio cammino. Ed è così che ci rendiamo conto che la parola uguaglianza, da sola, non è sufficiente. È a questo punto che ci viene in soccorso un'altra bellissima parola: 'equità'. Mentre l'uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l'equità si muove dalla diversità di ciascuno, per offrirgli ciò di cui ha bisogno per realizzare sé stesso, perché tutti devono poter guardare l'orizzonte del proprio futuro in egual modo». «Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un'altra classe a causa della sua disabilità. Equità è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità. Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno. In fin dei conti, non si può valutare un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero. L'equità nell'istruzione è essenziale per garantire un futuro in cui ogni individuo possa realizzare se stesso. Dobbiamo eliminare i pregiudizi e le barriere che limitano l'inclusione, affinché nessuno venga lasciato indietro. Perché il futuro è una promessa che dev'essere mantenuta per tutti».

Massini: “Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe"

“Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono ‘antisfascista’ perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos”. Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del primo maggio di Roma. “Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia”, afferma lo scrittore che grida: “mai più”.

Tananai dedica ‘Tango’ al rapper iraniano condannato a morte

“Oggi ‘Tango’ è per lui”. Tananai dal Concertone del Primo Maggio dedica la sua ‘Tango’ al rapper iraniano Toomaj Salehi condannato a morte per aver pubblicato musica critica nei confronti del governo e per aver sostenuto le proteste del 2022 in Iran.

Tananai dedica Tango a rapper iraniano condannato

«Dedico questa canzone al rapper iraniano Thomaj Salehi. Tango è per lui». Dopo il no alla condanna a morte invocato da Noemi ed Ermal Meta, anche Tananai rivolge un pensiero al rapper iraniano condannato a morte per i contenuti delle sue canzoni e per avere partecipato alle proteste antigovernative scoppiate in Iran dopo la morte della giovane Mahsa Amini. 

Noemi ed Ermal Meta leggono La Guerra di Piero di De Andrè

Per dire stop alle guerre, Noemi ed Ermal Meta leggono il testo de La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè. «Parole più efficaci di quelle che potremmo dire noi e che sono state scritte 60 anni fa». Alla fine BigMamma ha aggiunto: «La guerra fa sempre schifo».

Geolier: «Una voce per tutte le persone discriminate»

«Una voce va a tutte quelle persone che vengono trattate in modo diverso per il luogo di provenienza o il colore della pelle, una voce per tutti quelli che si aggrappano al lavoro senza sicurezza, una voce va alle donne che sono troppe a subire. Siamo tutti uguali sotto lo stesso cielo. Viva la mia città, Napoli, che mi fa da madre e da padre». Lo dice Geolier, contro le disuguaglianze, alla fine della sua esibizione sul palco del Primo Maggio a Roma.

Achille Lauro legge Convezione Universale dei diritti umani

«Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Articolo 4: Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; articolo 5: Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti». Achille Lauro, dal palco del Concertone del Primo Maggio, ha letto alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Rose Villain e la t-shirt sui diritti umani

«Human Rights». È la scritta che campeggia sulla t-shirt sfoggiata da Rose Villain al Concertone del Primo Maggio a Roma. La cantante durante la sua esibizione ha poi sottolineato come «la musica unisce e in questo momento c'è tanto più bisogno di unione».

La Rappresentante di Lista: «A tutte le sorelle a cui hanno tarpato le ali»

«A tutte le sorelle a cui hanno tarpato le ali». Inizia così l'esibizione de La Rappresentante di Lista, salita sul palco del Primo Maggio alle 21.

Il monologo di Noemi

«Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Sempre!". Anche Noemi lancia il suo messaggio dal palco del Concertone del Primo Maggio a Roma, pensando alle donne e alle violenze e ai diritti negati. Mostrando una foto sullo schermo, l'artista chiede: «Sapete chi è? Claudia Goldin, Nobel all'economia, prima donna a vincerlo da sola. Fin da bambina le piaceva fare la detective. E si chiedeva perché le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro. Una domanda che dovremmo farci tutti». Poi Noemi passa a snocciolare dati impietosi: «In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti». E poi l'affondo: «In Italia si continua a dire che dovrebbemmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l'indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze. Quando si ribellano, il rischio è di rimanere senza soldi, senza lavoro e con un bimbo da mantenere. Per questo è così difficile denunciare».

I Negramaro: "Ricominciamo tutto dalla pace"

«Ricominciamo tutto dalla pace. Anche nella notte più buia brilla la pace». L'appello a fermare i conflitti nel mondo arriva dai Negramaro, sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma. La band salentina ha cantato Luna piena, Ricominciamo tutto, Via le mani dagli occhi.

Un coro di “no” dal Concertone del Primo Maggio alla condanna a morte del rapper iraniano Toomaj Salehi

Un coro di “no” dal Concertone del Primo Maggio alla condanna a morte del rapper iraniano Toomaj Salehi. A chiederlo alla platea, il conduttore Ermal Meta. La vicenda della scarcerazione del rapper iraniano condannato a morte, («solo perché al fianco delle donne», dice Noemi) ha trovato la solidarietà dell'intero pubblico del Circo Massimo. Ieri la proposta del Club Tenco di Sanremo che ha chiesto l'immediata scarcerazione del rapper.

Toomaj Salehi, chi è il rapper ricordato sul palco del Primo Maggio di Roma: dagli arresti alla condanna, la sua storia

Morgan interrotto per lasciare spazio al Tg

Morgan contro il mercato squalo e la musica “dei rutti” dal palco del Concertone del primo maggio.

Il set si apre con il brano “Si, certo l’amore”, poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. «Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore», afferma Morgan. Quindi, aggiunge l'artista: «questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere». Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia “pubblicano i rutti”, che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona “Altrove” e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.

Piotta dedica l'esibizione al fratello scomparso

Piotta dedica la sua esibizione al Concertone al fratello recentemente scomparso, che ha ispirato il suo ultimo album ‘Na notte infame’ e anche il libro ‘Corso Trieste’. Tommaso Zanello, questo il vero nome del rapper romano, apre il set sul palco del Circo Massimo proprio con la voce registrata del fratello Fabio che recita l’incipit del brano ‘Lode a Dio’. Alla fine del set, che si chiude con il celebre brano dedicato a Roma, ‘7 vizi capitale’, rivolge lo sguardo al cielo ringraziando il fratello “professore”.

La trans Elisa: noi discriminati sul lavoro

Gli ex-Otago, al Concertone del Primo Maggio al Circo Massimo di Roma, dove la pioggia non accenna a smettere, hanno portato Elisa Casaleggio, ragazza trans, che nel suo monologo ha denunciato: «Noi sul lavoro siamo oggetto di una forte discriminazione, il tasso di disoccupazione è doppio rispetto a quello che ci riguarda tutti come società". «Sono cresciuta in una società che non mi ha detto che potevo essere trans e poi mi ha fatto sentire sbagliata. Noi siamo stati bambini trans che non anno avuto gli strumenti per comprendersi», ha detto ancora. «Vogliamo ricordare che la nostra pelle ha valore inestimabile» e per questo, conclude la ragazza, «qualunque pelle abiti 'Tu non tradirti mai'", citando una frase della canzone 'La nostra pelle' con la quale gli ex-Otago hanno aperto la loro performance.

Bigmama: fallire è prezioso, credere nei sogni salva

«La nostra generazione ha estremamente paura di 'non farcela'. Siamo circondati da un mondo che ci porta a pensare che sbagliare non sia qualcosa di umano. I voti devono essere sempre alti e quando sbagli il tuo errore viene sottolineato e quell'errore si trasforma immediatamente in un forte senso di imbarazzo. Invece dobbiamo capire che il fallimento è qualcosa di prezioso». Così Bigmama sul palco del primo maggio di Roma racconta l'importanza dei sogni e di non mollare mai. Il fallimento «ti fa ragionare su quanto effettivamente tieni al tuo sogno, ti porta avere una forza interna che è fondamentale per prenderti ciò che ti spetta. Il desiderio di rivalsa. Il mio sentimento preferito», afferma l'artista che ha elencato tutti i fallimenti che ha attraversato prima del successo. «La passione per la musica è sempre stata troppo forte. Ricordatevi che sbagliare è umano, fallire è prezioso e insegna tantissimo. Sarà la vostra ambizione a muovere il mondo. Credere nei propri sogni salva», conclude Bigmama.

Leo Gassmann sul palco: il messaggio per la Festa del Lavoro

«Combattiamo per i diritti dei lavoratori e per la pace, sempre». è stato l'appello di Leo Gassmann prima della sue esibizione. A torso nudo, come i suoi musicisti, e con il cappello gialla da Pokemon in testa, Gassmann ha cantato Dammi un bacio ja' e Take that. Sul secondo brano ha chiamato sul palco, la madre, l'attrice Sabrina Knaflitz che ha ballato accanto a lui.

Dopo una breve pausa riprende la pioggia

Dopo una breve pausa, la pioggia ha ripreso a cadere abbondantemente sul Concertone del Primo Maggio a Roma. Ombrelli di nuovo aperti, anche per i conduttori, e artisti che sfidano l'acqua.

Concerto fermo per problemi tecnici, canta Ermal Meta

«Sta piovendo un tantino, possiamo solo attendere, i tecnici stanno cercando di risolvere, ma il problema è più grave di quello che sembrava all'inizio». Ermal Meta, dopo alcuni minuti di black out sul palco del Concertone al Circo Massimo, esce sul palco e si scusa con il pubblico. Poi il musicista prestato a conduttore imbraccia la chitarra acustica, «l'unica che possiamo usare», e intona Hallelujah di Leonard Cohen.

Pubblico in attesa sotto la pioggia

Pubblico in attesa sotto la pioggia al Circo Massimo. 

Video

 

Dai Negramaro a Ultimo e Piero Pelù: la scaletta della serata

La scaletta della serata in ordine di uscita:

  • Negramaro
  • Rosa Linn
  • Coez e Frah Quintale
  • Rose Villain
  • La Rappresentante Di Lista
  • Jane Hoodall
  • Achille Lauro
  • Geolier
  • Colapescedimartino
  • Ermal Meta e Noemi cantano “La guerra di Piero” di Fabrizio De André
  • Tananai
  • Mahmood
  • Ariete
  • Paolo Jannacci e Stefano Massini
  • Ultimo
  • Dargen D’Amico
  • Noemi
  • Ermal Meta
  • Cosmo
  • Piero Pelù

L'ordine di uscita dei cantanti: la scaletta del pomeriggio

L'ordine di uscita dei cantanti nel pomeriggio

  • Bloom
  • Cor Veleno
  • Atarde-Giglio-Moonari (Contest)
  • Maria Antonietta e Colombre
  • Uzi Lvke
  • Alda
  • Anna Castiglia
  • Tripolare
  • Vale LP
  • Caffellatte
  • Chiamamifaro
  • Lina Simons
  • Mille
  • Ex Otago
  • DItonellapiaga
  • Mazzariello
  • Teseghella
  • Santi Francesi
  • Leo Gassmann
  • Olly
  • Motta
  • La Municipal 
  • Piotta
  • Tropico
  • Big Mama
  • Malika Ayane
  • Morgan
     

La scaletta del pomeriggio del concerto del Primo maggio al Circo Massimo

Dove vedere il concertone

Il Concertone si potrà ascoltare anche su Rai Radio 2, che trasmetterà l'evento dalle ore 16 e fino a oltre la mezzanotte in simulcast con Rai 3. La programmazione sarà arricchita dalla diretta di Diletta Parlangeli fino alle 19, seguita dal collegamento con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini intorno alle 20 per accompagnare il pubblico fino alla chiusura dello spettacolo. Inoltre, dj set di Ema Stokholma dal palco tra le 19 e le 20.

I cantanti

Questa la line up del Concertone che come ogni anno prova a intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: in ordine alfabetico, Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D'amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, Geolier, La Municipal, La Rappresentante Di Lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelu', Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp. Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

 

Gli orari della diretta

L'apertura dello show, alle 13.15, sarà guidata da BigMama in esclusiva per Rai Play, seguita dall'ingresso nel vivo dell'evento, presentato da Noemi ed Ermal Meta dalle 15.15 e fino alle 00.15 su Rai 3. La lunga diretta avrà solo brevi interruzioni per la messa in onda dei telegiornali.

Un arcobaleno di ombrelli aperti e impermeabili colorati. Sono migliaia i giovani che hanno sfidato la pioggia battente per assistere al tradizionale Concerto del Primo Maggio a Roma che, per la prima volta, quest'anno si tiene al Circo Massimo e non a piazza San Giovanni, inagibile a causa dei lavori per il Giubileo. Il maltempo, infatti, ha condizionato l'avvio del mega evento musicale, causando anche una breve sospensione per dei problemi tecnici.

«Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale» è lo slogan del Concertone promosso da Cgil, Cisl e Uil, in occasione della Festa dei lavoratori.

Dopo l'anteprima, con un opening condotto da Bigmama su Rai Play, alle 15:15 e' partita la maratona musicale, con circa 50 artisti in programma. A condurre le danze dal palco, allestito nell'antica arena romana, l'inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta che hanno aperto l'edizione 2024 con il racconto della storia del Primo Maggio, a partire dalle lotte americane. Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e' giunto al Circo Massimo per vedere dal vivo il primo Concertone nella nuova location. «E' una bella giornata di festa per il lavoro e per i diritti contro lo sfruttamento. Ci sono tantissimi giovani e il programma e' bellissimo per celebrare la festa dei lavoratori», ha detto Gualtieri.

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