Chiusura dei bar allo stadio Partenio:
nuovo match al Tar per la sospensione

Chiusura dei bar allo stadio Partenio: nuovo match al Tar per la sospensione
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 3 Novembre 2022, 07:26 - Ultimo agg. 15:25
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Chiusura dei bar dello Stadio Partenio-Lombardi: discussa dinanzi al Tar di Salerno la nuova istanza di sospensione del provvedimento amministrativo, presentata dagli avvocati Alessandro Acone e Gerardo Santamaria. Il tribunale, all'esito della discussione delle parti, si è riservato la decisione che potrebbe arrivare in giornata.
Udienza, quella di ieri, dedicata solo alla vicenda del bar della Curva Sud, gestito da Vittorio Forte (incensurato) mentre per i bar delle tribune (Montevergine e Terminio) gestiti da Antonella Altavilla si discuterà il 16 novembre. Oggetto del ricorso la seconda chiusura delle attività, disposta dalla Prefettura e dal Comune di Avellino, emessa il 10 ottobre dopo la decisione del Tar con la quale era stata revocata la sospensiva concessa d'urgenza con un decreto presidenziale monocratico. Intanto è emerso che la Prefettura dispose la revoca della Scia per le attività di ristoro nello stadio Partenio Lombardi per i «rapporti di parentela stretti con soggetti gravati da precedenti di polizia e che a loro volta hanno rapporti con persone con precedenti».

Questo è il resoconto dell'attività investigativa condotta dai carabinieri e dagli agenti della guardia di finanza di Avellino che ha indotto la Prefettura a sospendere la scia alle tre attività di ristoro ubicate nell'impianto sportivo di via Zoccolari. Dall'informativa delle forze dell'ordine emerge in particolare che Vittorio Forte ha un rapporto di parentela con persone considerate dagli organi di polizia vicine alla criminalità organizzata. Dunque, la chiusura sarebbe stata disposta in quanto il gestore del bar della Curva Sud è il nipote di Modestino Forte e Livia Forte (entrambi imputati nel processo Aste Ok e sottoposti alla misura cautelare in carcere). Gli avvocati, dal canto loro, insistono su una circostanza, ovvero «il rapporto di parentela non va ad influenzare la gestione dell'attività».
Per quanto riguarda i bar ubicati nelle tribune Montevergine e Terminio, la titolare Antonella Altavilla (difesa dagli avvocati Di Gaeta e Barra) è la moglie di un soggetto gravato da pregiudizi penali e di polizia per furto aggravato, rapina, porto e detenzione di armi ed esplosivo ed estorsione.

Inoltre, stando all'informativa degli organi inquirenti, il coniuge della titolare del bar «risulta essere stato controllato con persone con numerose persone gravate da pregiudizi penali». Ma la titolare dei due bar, Altavilla, in una nota stampa «ribadisce la sua estraneità alla vicenda, esclude ogni tipo di rapporto e conoscenza con la famiglia Forte e con il clan Partenio e precisa che i precedenti del marito risalgono agli anni 80». 

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