Don Antonio, l’ultima messa prima del matrimonio: «Inviterò anche il vescovo»

Il parroco di Chiusano San Domenico, oggi il saluto ai fedeli prima di sposarsi con la donna che ama

Don Antonio in Africa
Don Antonio in Africa
di Gianluca Galasso
Domenica 4 Febbraio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 07:28
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Ultima messa domenicale per don Antonio Romano. Quella di oggi dovrebbe essere la celebrazione che segna la conclusione del suo percorso sacerdotale. A giorni è atteso il sostituto. Si parla di don Rocco Salierno, almeno per una prima fase. In mattinata, dunque, don Antonio incontrerà in chiesa i fedeli per la messa della domenica. Nel corso della settimana ha ricevuto l’affetto della sua comunità e di numerose persone. Apprezzamenti per la sua trasparenza e il suo coraggio. Don Antonio ha ringraziato più volte la gente di Chiusano San Domenico, una popolazione che si è dimostrata sensibile, attenta, lungimirante. Il parroco che li ha guidati per 23 anni ha voluto scrivere una lettera di commiato. «Carissimi fedeli ed amici di Chiusano e oltre. In questi giorni mi avete inondato di auguri, di attestati di stima, di amicizia e di affetto che sono ampiamente ricambiati. Avete dimostrato molta più apertura mentale, comprensione e lungimiranza di quanto mi aspettassi - scrive don Antonio - mi dispiace per quei pochi individui senza cuore e senza umanità che non sanno fare altro che malignare, odiare, giudicare, condannare e spettegolare. Per 32 anni, di cui 23 qui a Chiusano, ho dedicato il mio tempo e la mia giovinezza per servire Dio e la comunità cristiana. Avrei potuto, sicuramente, fare di più e meglio, ma anch’io ho dei limiti. Chiedo perdono a tutti coloro che si sono sentiti delusi, feriti o traditi per questa vicenda. Indubbiamente ho fatto degli errori e ne chiedo scusa. Non sono perfetto».

Quindi, ritorna sulla decisione di annunciare l’innamoramento e la volontà di lasciare l’abito talare. «Se non l’ho fatto prima - dice - è perché non c’erano le giuste condizioni e ho preferito far prevale la responsabilità e sacrificare il mio benessere e la mia felicità. So che la maggior parte di voi mi ha già perdonato perché ha compreso la situazione e la mia buonafede. Ve ne sarò sempre grato. Siete stati un esempio di grande maturità e di sensibilità. Mi renderò sempre disponibile per qualsiasi iniziativa che possa contribuire al bene del nostro amato paese. Continuerò a seguire l’associazione amici dei Burundi come missionario laico». Don Antonio poi ringrazia il vescovo Arturo Aiello e gli rivolge un appello, relativo proprio a chi lo sostituirà. «Desidero ringraziare, innanzitutto, il vescovo per la sua paterna vicinanza e il suo accompagnamento in questo passaggio. Spero solo che si convinca a designare il nostro amato don Roberto come mio successore - è l’invito di don Antonio - non voglio trascurare di ringraziare i miei confratelli per il supporto. Infine, voglio esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che a vario titolo mi hanno aiutato e affiancato in tutti questi anni di ministero: i catechisti, i coristi, i ministranti, i membri del gruppo liturgico, del consiglio pastorale. Vi porterò sempre nel cuore». Don Antonio chiude la sua lettera di commiato con un post scriptum. «Quando sarà concluso tutto l’iter del tribunale ecclesiastico e non ci saranno più impedimenti vi inviterò al mio matrimonio. Tutti hanno il diritto di essere felici». Nei giorni scorsi ha annunciato di volere invitare al matrimonio anche lo stesso vescovo. Ha dichiarato di avere progetti futuri che non vuole per il momento rivelare e non disdegna l’eventuale discesa in politica: «Se mi dovessero chiedere di candidarmi, non mi tirerei indietro». Di sicuro, continuerà a stare al fianco della sua comunità da laico. Lo ha già detto e scritto in questi giorni sui social media e nelle interviste, rimarcando il suo affetto per i compaesani.