Elezioni, il centrodestra chiama Spena:
«Le istituzioni utilizzate dal Pd»

Elezioni, il centrodestra chiama Spena: «Le istituzioni utilizzate dal Pd»
di Alberto Nigro
Domenica 18 Settembre 2022, 12:00
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I vertici dei partiti del centrodestra scriveranno al Prefetto di Avellino, Paola Spena, affinché intervenga per evitare «un utilizzo improprio delle istituzioni e degli enti da parte del Partito Democratico» in questa ultima settimana pre-elettorale.

È stato annunciato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina presso la segreteria politica del vicecoordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Giovanni D'Ercole, in Piazza d'Armi. Al fianco del padrone di casa, a causa di una serie di imprevisti, solo il commissario provinciale dell'Udc, Gennaro Romei, ma la richiesta al Prefetto sarà firmata anche dal coordinatore della Lega, Salvatore Vecchia, da quello di Forza Italia, Carmine De Angelis, e dal riferimento dei Popolari di Lupi, Americo D'Onofrio. «Siamo qui - esordisce D'Ercole - per denunciare un utilizzo patronale da parte del Pd delle istituzioni. Personalmente - chiarisce - mi rifaccio alla dottrina politica di Antonio Rastrelli che quando era presidente della Regione non solo non partecipava ad iniziative in campagna elettorale, ma addirittura, con delibera, fermava per tutto il periodo le automobili degli assessori affinché la Regione non fosse coinvolta, nemmeno lontanamente, nella contesa». Oggi, invece, accade il contrario. «Osserviamo - evidenzia D'Ercole - che De Luca viene qui a fare inaugurazioni farlocche e per averne contezza basta fare un giro all'autostazione e vedere in che condizioni versa». Ma non basta: «A Pietradefusi, una società regionale convoca dipendenti e parenti dei dipendenti per un incontro con i candidati del Pd; all'Asi il presidente, con nota ufficiale, convoca tutti i sindaci affinché incontrino i candidati del Pd; addirittura, un'azienda tenuta da un commissario nominato dal Tribunale, la Sidigas, organizza un incontro con De Luca per l'accensione del metano in Baronia». 

Ma la cosa peggiore per D'Ercole è quanto accaduto a IrpiniAmbiente. «Parliamo - dice - di una società operativa, che quotidianamente deve offrire un servizio ai cittadini, che è stata senza ragione decapitata. È inaudito visto che nello stesso giorno il presidente della Provincia, prima ha approvato il bilancio aziendale e poi ha licenziato i manager per giusta causa ritenendo che ci fossero problemi nel bilancio».

L'esponente di Fratelli d'Italia, però, su un punto intende essere chiaro: «Questi atteggiamenti non ci fanno paura, perché irritano i cittadini e sortiscono l'effetto contrario, ma si tratta di rispetto delle istituzioni e di agibilità politica in campagna elettorale».

Di qui la decisione di coinvolgere il Prefetto affinché «sensibilizzi le istituzioni, tutte rette dal Partito Democratico, ed eviti che entrino nella contesa elettorale anche in questa ultima settimana». Quindi, la stoccata politica: «Assistiamo al tentativo disperato del Pd di recuperare consenso perché già sa che arriverà terzo, ma le cose sono andate troppo oltre, è venuto meno addirittura il senso della vergogna, per cui è necessario mettere un freno». 

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Sulla stessa scia Romei che aggiunge: «Stiamo affrontando una campagna elettorale particolare in cui è estremamente complicato convincere le persone che hanno le idee fin troppo chiare. Addirittura chi ha deciso di non votare sa il perché». In tale contesto, dunque, «gli atteggiamenti del Partito Democratico servono solo ad allontanare l'elettorato e produrranno un effetto radicalmente opposto a quello sperato». Romei, che rappresenta la frangia moderata della coalizione di centrodestra, ritiene che «essere moderati nei modi non vuol dire esserlo nei valori», anzi, chiarisce, «rispetto ai valori siamo sicuramente i più radicali». Quindi, la provocazione: «Il Movimento 5 Stelle ha una visione, così come ce l'ha Unione Popolare, che possono essere condivisibili o meno, ma ci sono. Il Pd, però, che visione ha?». E ancora: «Nel centrodestra chi prenderà un voto in più sarà premier, per i Cinquestelle, in caso di vittoria, sarà Conte. Ma il Pd che dice a riguardo? Oltre a ragionare di fiamme nei simboli, che idea ha del Paese?». Infine, un passaggio sulla città di Avellino: «Quali sono le idee per ripartire? Io, purtroppo, non ho sentito una parola dal Pd. Siamo nel tempo in cui si critica soltanto. Ho sentito critiche addirittura sul telone del maestro Spiniello alla Dogana e, benché ci sia qualche problema, sulla chiusura del centro storico. Ma mai un esponente del Pd si è sognato di offrire un'alternativa. È questo quello che accade - conclude Romei - quando manca completamente una visione». 

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