Avellino, Festa fa appello a Ferrante:
«Città senza consultori, riattivateli»

Avellino, Festa fa appello a Ferrante: «Città senza consultori, riattivateli»
Lunedì 17 Ottobre 2022, 08:33 - Ultimo agg. 19:52
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«Subito un protocollo per il centro per l'autismo di Valle». Nonostante le frizioni dei giorni scorsi con il manager dell'Asl, Mario Nicola Ferrante, questa mattina il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, parteciperà alla Conferenza dei sindaci dell'Asl di Avellino (alle 11 presso l'Hotel de la Ville). All'attenzione dell'assemblea, il primo cittadino del capoluogo porterà innanzitutto l'annosa questione del centro per l'autismo di Valle: «Chiederò al direttore generale dell'Asl di Avellino, Mario Nicola Ferrante, di stipulare al più presro un protocollo di intesa per il centro per l'autismo di Valle. Non c'è più tempo da perdere: l'amministrazione comunale ha fatto la sua parte, ultimando i lavori, adesso tocca all'Asl». Dunque, messe da parte le polemiche alimentate all'inizio del mese dopo l'assenza del manager al consiglio comunale monotematico convocato da Festa per discutere dei disagi registrati al pronto soccorso di Avellino e della riorganizzazione della rete di assistenza territoriale (assente in quell'occasione anche il numero uno dell'Azienda ospedaliera Moscati Renato Pizzuti): «Guardiamo avanti - dice adesso il sindaco di Avellino - dobbiamo lavorare per risolvere i problemi». Almeno altri due i nodi da sciogliere: «Ci sono prosegue Festa almeno altre due questioni prioritarie che discuterò oggi con Ferrante. La prima ha a che fare con i consultori. In città, c'è l'esigenza che siano riaperti. Anche in questo caso, come amministrazione comunale abbiamo fatto quanto di competenza individuando almeno tre sedi, ma serve personale per riattivare i consultori che dovrebbero sorgere a Rione Mazzini, Valle e nel rione San Tommaso». 

Infine, ma non meno importante, il canile: «Vogliamo realizzare un canile intercomunale: in città, purtroppo, non ci sono aree idonee e per questo stiamo ragionando con il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino. Tuttavia, ci sono vincoli normativi che obbligano a trovare uno spazio che rispetti determinati e stringenti requisiti soprattutto di ordine logistico.

Anche su questo aspetto, è necessario un confronto con Asl». Tra i 118 sindaci che questa mattina dovrebbero prendere parte alla riunione, ci sarà anche quello di Solofra Nicola Moretti: «Quella della Conferenza dei sindaci dell'Asl di Avellino è un'occasione importante di discussione su questioni dirimenti per il territorio e di importanza cruciale per la vita quotidiana dei cittadini». Ospedale Landolfi a parte - «Di questo parliamo con la Regione e con l'Azienda ospedaliera Moscati» - secondo Moretti «la gestione della medicina territoriale necessita di essere rivista. In alcune zone della provincia di Avellino la rete di assistenza è del tutto assente: c'è una carenza generale della medicina di prossimità che deve essere risolta nel breve periodo. Inoltre, bisognerà intervenire sulla sui tempi delle lista di attesa che per alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale sono ancora troppo lunghi». Nel serinese-solofrano, denuncia Moretti, «non abbiamo più nemmeno un laboratorio». 

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Quindi, l'affondo: «La precedente manager dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, nei suoi 6 anni alla guida dell'ente ha completamente smantellato la rete di servizi di assistenza e cura rivolti ai cittadini». Ferrante ha già annunciato un ordine del giorno particolarmente ricco e in linea con le richieste dei sindaci. Nel dettaglio il diggì ha intenzione di discutere dello sviluppo della medicina di prossimità e della riorganizzazione dell'assistenza territoriale (anche attraverso l'implementazione delle centrali operative territoriali) con l'attivazione e la formazione del personale dedicato; di ridefinizione della rete integrata di presa in carico delle patologie croniche; di ridefinizione dei rapporti funzionali con i medici di base; del completamento della rete laboratoristica pubblica. E ancora: potenziamento e riqualificazione dell'attività ospedaliera; incremento delle attività polispecialistiche ambulatoriali; completamento e attivazione del servizio di Radioterapia, ampliamento e riqualificazione della Cardiologia e del pronto soccorso ad Ariano Irpino; rifunzionalizzazione del blocco operatorio a Sant'Angelo dei Lombardi. Insomma, quello odierno potrebbe essere un confronto utile a programmare il potenziamento delle cure territoriali alleggerendo, di conseguenza, anche la pressione sul pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino.

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