Hirpinia-Orsara, fumata bianca:
disco verde da tutti gli enti

Hirpinia-Orsara, fumata bianca: disco verde da tutti gli enti
di Nicola Diluiso
Mercoledì 8 Maggio 2019, 12:00
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La Conferenza dei servizi indetta a Roma ieri mattina - per la valutazione e l'approvazione del progetto definitivo Hirpinia-Orsara si è chiusa con una sostanziale condivisione di tutti i partecipanti. La prima parte dei lavori è stata contraddistinta dalle relazioni tecniche di Roberto Pagone e Lucio Menta, ingegneri di Rfi. Poi l'intervento di un collega di Italferr, società progettista. Sulla strategicità del progetto non ci sono dubbi: tutti i sindaci hanno già lasciato intendere che i propri deliberati saranno positivi. Legittimi gli interrogativi posti dai primi cittadini nei cui territori è presente l'attuale rete ferrata oggetto di futura dismissione. Così ad esempio, le voci dei sindaci di Casalbore, Buonalbergo e Savignano Irpino hanno racchiuso un quesito. Quali collegamenti avremo in futuro? Ma su questo sia Rfi che la Regione Campania hanno assicurato che in un quadro di accordo tra Provincia e Regione si potranno presentare progetti per riutilizzare le aree dismesse. Qualche amministratore ha avanzato anche l'ipotesi di realizzare piste ciclabili, così come avvenuto nella Valle Telesina per la ferrovia dismessa.
 
L'altra questione riguarda, invece, le infrastrutture di connessione ed i raccordi con il territorio. Essendo l'Anas società del Gruppo Fs, di certo sarà indetto un tavolo tecnico tra le parti per progetti di investimento. Il sindaco di Montaguto e l'architetto Gaetano Bevere hanno posto una questione sul tavolo. Se è vero che il nuovo tracciato risolve il problema della frana, è opportuno, anzi necessario, - da qui l'appello al settore Protezione civile della Regione Campania che il monitoraggio del movimento franoso sia ulteriormente incrementato visto che nel caso di un cedimento, ed in attesa dei nuovi lavori, l'unica strada ferrata di collegamento tra Campania e Puglia potrebbe essere bloccata come già accaduto in passato. La Conferenza di ieri è stata importante ante anche per chiarire e le modalità per attuare le opere cosiddette compensative. E su questo Costantino Boffa, consigliere del Presidente De Luca per le tematiche inerenti la realizzazione della Napoli-Bari, è stato chiaro: Come accaduto per i precedenti due lotti (per Napoli-Cancello e Cancello-Frasso Telesino, individuati 50 milioni di euro, ndr) vedremo se ci sono le condizioni perché la Regione stanzi ulteriori fondi. Una volta individuata la disponibilità, potremmo più nello specifico individuare le opere di sviluppo connesse da attuare. Certamente ad oggi c'è la garanzia delle quote (di ristoro, ndr) del 2% sull'importo del relativo lotto. Altra notizia importante riguarda la tempistica. Entro inizio agosto la Conferenza potrebbe essere chiusa. Rfi ha lasciato intendere di voler acquisire le delibere comunali anche nel giro di 30 giorni. A riguardo si ribadisce che il parere dei Comuni è consultivo, al contrario di quello vincolante dei Ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali e delle Regioni Campania e Puglia. Nella Capitanata da superare un piccolo ostacolo relativo ad una interferenza con il locale Piano territoriale provinciale. E rispetto ai tempi, nel suo intervento, Antonio Santosuosso, consigliere comunale delegato dal sindaco di Ariano, ha fatto presente che, viste le elezioni amministrative, e dovendo adottare una variante urbanistica, nei 30 giorni potrebbe non essere formalizzata la delibera. Infine. Altro aspetto che riguarda il progetto del lotto funzionale Hirpinia-Orsara: lavori del cantiere saranno avviati a partire dalla regione Puglia. Rfi e Italferr hanno ritenuto opportuno per un'esigenza tecnica partire da un raccordo ferroviario già esistente per arrivare quindi in Valle Ufita.
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