In un anno migliorata la raccolta differenziata

La selezione dei rifiuti passa dal 63% al 64%

In un anno migliorata la raccolta differenziata
In un anno migliorata la raccolta differenziata
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 10:14
3 Minuti di Lettura

Mentre si discute de destino di Irpiniambiente, come nel resto della Campania la raccolta differenziata cresce. In Campania di circa un punto percentuale rispetto al precedente anno di riferimento, 55,63% contro il 54,68% del 2021. Il dato si conferma parzialmente anche in Irpinia: 64,03% nellambito ottimale e 64,15% in provincia rispetto al 63,78% e al 63,82% rilevato sulle stesse tipologie di territorio. Mentre, in controtendenza, si riduce al 48,5% il tasso di riciclaggio, che misura la qualità della diversificazione dei materiali per il riciclo, che prima oscillava dal 50,21% al 50,27%.

LOsservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti certifica i risultati della raccolta differenziata per il 2022. Tra le province la performance più elevata è quella di Benevento al 72,78% (+0,1), seguono Salerno con il 65,98% (+0,4), Avellino al 64,15% (+0,33) e Caserta al 55,21%, che con l1,93% in più è quella in maggiore crescita. Dati simili negli ambiti ottimali dove a guadagnare di più è Napoli 1, che passa dal 39,69% al 41,76% (+2,07%), mentre avanza in maniera più contenuta Napoli 2 dal 52,59% al 53,71% (+1,12).

Altro elemento significativo è quello relativo alla produzione media pro capite di rifiuti. Quella complessiva ammonta nel 2022 a 467 chilogrammi, 8 in meno nel confronto con i 12 mesi precedenti. La provincia che ha prodotto più rifiuti è Napoli, con 502 kg pro capite, seguono Caserta 467, Salerno 431, Avellino 372 kg e Benevento 368. Per il presidente dellorganismo, Vincenzo De Luca, si confermano i passi in avanti effettuati negli ultimi anni: «Un risultato positivo che anticipa la svolta attesa nei prossimi mesi, quando con l'affidamento del servizio integrato dei rifiuti da parte delle autorità locali nei sette ambiti ottimali e il completamento della filiera impiantistica nelle cinque province, la Campania potrà chiudere il ciclo integrato dei rifiuti interamente sul territorio regionale».
Secondo la riforma regionale in materia, ridisegnata da Palazzo Santa Lucia e condotta dall'assessore all'Ambiente Bonavitacola.

Video

SulIrpinia De Luca aggiunge: «Si sta prendendo la strada da me sempre sostenuta che mi auguro si concretizzi grazie a quella che sembra essere una ripresa delliniziativa da parte del presidente dellAto rifiuti di Avellino, Vittorio DAlessio.

Mi auguro che con i sindaci si possa raggiungere al più presto un accordo». L'applicazione della legge e lutilizzo dei fondi del Pnrr in questo settore potrebbero creare nuovi posti di lavoro, sviluppo delle energie alternative e compost di qualità, andando nella direzione della transizione ecologica, spiega De Luca.

Ieri è stata pubblicata la carta dei servizi e dei doveri che ora è legge. Anche grazie ad essa sarà possibile realizzare un circolo virtuoso e ritrovare la coesione sugli interessi comuni. Guardando il dato di Avellino, poi, si può notare come questo sia diminuito di quasi 2 punti percentuali, passando dal 68,08 al 66,17, con un tasso di riciclaggio che dal 55,91 si è ridotto al 50,53, oltre 5 punti in meno. Migliora, invece, Ariano, secondo comune irpino per abitanti, che si attesta al 51,60% partendo dal 49,68% del 2021. Così come un piccolo balzo in avanti lo fa anche Montoro, terzo centro della provincia, che da 68,63% giunge a 68,93%. Intanto, sul podio irpino si conferma al primo posto Domicella con il 99,99% di raccolta differenziata, seguita da SantAndrea di Conza con l88,26% e da Montefusco con l87,64%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA