Una corsa contro il tempo per evitare che le alte lingue di fuoco spinte dal vento arrivino troppo vicino alle case. Un pauroso incendio è divampato ieri sera nei boschi tra Mercogliano e Ospedaletto d'Alpinolo, in una zona non lontano dalle abitazioni tra via Partenio e via Irpinia. Fiamme visibili a chilometri di distanza, dalla città e dai comuni dell'hinterland.
Una lunga scia di fuoco perpendicolare a Montevergine che si è propagata rapidamente nel corso della serata a causa del vento. All'opera senza sosta per cercare di fermare il cammino del rogo ed evitare ulteriori conseguenze, i vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino, la Protezione civile regionale e i volontari della Misericordia. Sul posto si è precipitato l'assessore ai Lavori pubblici e alla Protezione Civile del Comune di Mercogliano, Davide Bolognese, che ha seguito l'evoluzione della situazione.
Il fuoco ha lambito i ristoranti le Terrazze e zi' Ndrea, ma anche alcune ville. I vigili del fuoco hanno montato speciali moduli a protezione delle abitazioni. «Abbiamo avuto la collaborazione di tanti volontari e delle associazioni della protezione civile», dice il sindaco di Mercogliano Vittorio D'Alessio. Preoccupazione, dunque, legata al vento che ha favorito il propagarsi delle alte lingue di fuoco. Fiamme spinte verso le abitazioni. L'area interessata è dunque quella a ridosso di via Partenio e via Irpinia. In zona si trova anche un noto ristorante. Questa fetta di territorio di Mercogliano, nei pressi della cava, è al confine con il comune di Ospedaletto d'Alpinolo. L'incendio, con molta probabilità, è di origine dolosa. Una serata e una nottata di paura per i residenti della zona, in considerazione dell'avvicinarsi dell'incendio. Il fatto che si sia sviluppato soprattutto nelle ore serali non ha aiutato le operazioni di spegnimento. Una situazione di notevole allarme. Disagi anche per la circolazione stradale.
Il traffico veicolare è stato interdetto lungo la strada che sale a Montevergine per motivi precauzionale e per consentire ai mezzi di soccorso di potersi muovere agilmente. Un altro rogo che interessa la provincia. Numerosi gli incendi che si sono registrati nei boschi e nelle aree verdi del territorio irpino nelle ultime settimane. Eventi che hanno messo a dura prova la Protezione civile regionale e le squadre dei vigili del fuoco. Alcuni giorni addietro, si è reso necessario il supporto di personale dei vigili del fuoco della Toscana per aiutare nelle attività i colleghi del comando provinciale irpino e dei distaccamenti, in considerazione dei vari fronti di fuoco che hanno dovuto affrontare quasi contemporaneamente.
Solo ieri, oltre al rogo di Mercogliano, ci sono stati incendi a Montella, Montecalvo Irpino, San Nicola Baronia, Lioni, Montemarano, Lauro, Chiusano San Domenico, Montemiletto e Castel del Lago. Sono già 240 gli ettari di boschi e aree verdi che sono stati attraversati dagli incendi dall'inizio dell'estate. E questo nonostante gli appelli alla massima attenzione da parte delle istituzioni competenti. La dirigente della Protezione civile regionale, Claudia Campobasso, sottolinea che dietro a fatti del genere c'è sempre la mano dell'uomo.
A fine giugno, nel corso di un confronto in Prefettura, era stato sottolineato che le aree maggiormente a rischio sono quella del Partenio, l'Alta Irpinia, il Mandamento-Baianese, la Valle del Calore e la Valle Caudina.
In quella occasione, il prefetto Rossana Riflesso aveva evidenziato che «La prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi richiede un impegno di tutte le forze in campo. Stiamo intensificando ogni azione al fine di potenziare la massima sinergia tra tutti gli operatori». Impegnati sul fronte dei controlli anche i Carabinieri Forestali, che svolgono un'intensa attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno. Già diverse le segnalazioni e le denunce nei confronti di persone che hanno bruciato fogliame e scarti di lavorazioni agricole, nonostante i divieti. Uno dei rischi deriva proprio dal mancato controllo i roghi di vegetali.