Pedofilia, nuove prove a carico
del 37enne arrestato dopo la fuga

Pedofilia, nuove prove a carico del 37enne arrestato dopo la fuga
di Katiuscia Guarino
Venerdì 3 Giugno 2022, 07:42
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Si valuta anche la posizione del papà di uno dei bambini che sarebbero stati contattati dal presunto orco di Serino. In manette è finito un 37enne senegalese che dovrà rispondere di violenza sessuale e induzione alla prostituzione. Una contestazione al momento ancora provvisoria perché le indagini sono in corso. L'immigrato - residente in paese ma arrestato a Novara dove era fuggito - avrebbe compiuto atti sessuali su un dodicenne. I ragazzini entrati nel suo mirino e che sarebbero stati da lui contattati tramite whatsapp dovrebbero essere almeno quattro.

Due sono stati già individuati. Le indagini si stanno concentrando anche sul ruolo del genitore di uno dei ragazzini che con insistenza avrebbe chiesto al figlio se il senegalese gli avesse dato il denaro, usando un'espressione dialettale e razzista: «Sei andato addo o niro a piglià i soldi?», la domanda perentoria del papà.

Che potrebbe rispondere di induzione alla prostituzione. Per ora, comunque, non è destinatario di alcun provvedimento. Le investigazioni vanno avanti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli. Il senegalese è stato arrestato nella tarda serata di venerdì della scorsa settimana a Novara. Difeso dall'avvocato Nicola D'Archi, nel primo interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il legale ha presentato istanza al Tribunale del Riesame per la mitigazione della misura cautelare. Il coraggio di una mamma è stato decisivo. Ha notato una foto scabrosa sullo smartphone del figlioletto: un'immagine che riprendeva le parti intime di colui che viene additato come l'orco. Spaventata, si è rivolta ai Carabinieri per denunciare il fatto. Le investigazioni avrebbero portato alla luce l'atto sessuale che sarebbe avvenuto all'interno dell'abitazione del senegalese. L'appartamento è stato sequestrato e passato al setaccio dai Carabinieri del Ris, alla ricerca di tracce ematiche per l'eventuale conferma dei fatti denunciati. I militari stanno cercando di verificare se possano esserci stati altri episodi, oltre ai contatti tra i ragazzini e l'immigrato.

Chiede foto hard ed intime ad un ragazzino di 13 anni

Insieme ai due bambini individuati ci sarebbero anche altri due coetanei caduti nella rete del 37enne. Quattro amichetti che il senegalese avrebbe attirato con la promessa di regalie, di piccole cifre come ricompensa. La voce è cominciata a circolare in paese, tra incredulità e paura, qualche tempo fa. Incredulità perché l'immigrato risiede a Serino da una decina di anni. E' perfettamente integrato ed è regolarmente assunto in due attività diverse. Nel suo Paese d'origine ha moglie e figli e nella comunità dell'Alta Valle del Sabato lo hanno sempre considerato una brava persona, disponibile ed educato. Insomma, un insospettabile. Poi la vicenda che è venuta fuori da qualche settimana. Pare che le famiglie dei ragazzini si siano anche confrontate tra loro, non senza momenti di forte tensione, per capire come fossero stati adescati i loro figli. I contatti sarebbero avvenuti tramite whatsapp. Il tutto partirebbe dal mese di febbraio scorso. L'uomo quando ha capito di essere stato individuato ha deciso di fuggire via. Quindi le manette scattate a Novara.
Il senegalese si trova rinchiuso nel carcere di quella città, in attesa di nuove disposizioni. La comunità di Serino è sconvolta. «Ci siamo attivati con i servizi sociali quando abbiamo saputo della vicenda dice il sindaco Vito Pelosi abbiamo subito fornito massima assistenza al bambino. Le indagini dei Carabinieri, a cui vanno i miei ringraziamenti, sono state rapide e inappuntabili. La situazione è molto delicata».

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