Rapine a Tir e portavalori con kalashikov
anche in Irpinia, 14 arresti nel Foggiano

Rapine a Tir e portavalori con kalashikov anche in Irpinia, 14 arresti nel Foggiano
Giovedì 3 Novembre 2022, 15:24
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«L'operazione conclusa nello scorso mese di ottobre ad Avellino, con l'arresto di 4 persone, tra cui un latitante colpito da un provvedimento di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso» è «tra le più significative attività di repressione» citate dal direttore centrale anticrimine della polizia, Francesco Messina, commentando il maxi blitz in corso nel comune di Cerignola contro un'organizzazione criminale che metteva a segno assalti a portavalori.

Il direttore ha sottolineato che «non di rado dalle indagini sono emerse cointeressenze tra gli arrestati e clan operanti nell'ambito della cosiddetta “quarta mafia”.

Nel periodo considerato sono state arrestate 71 persone e oltre 30 sono state denunciate e indagate in stato di libertà, a seguito di indagini che hanno riguardato undici episodi di tentata rapina, tre rapine consumate e un furto aggravato avente ad oggetto sportelli bancomat; inoltre, sono stati sequestrati cinque fucili mitragliatori Kalashnikov, un fucile a pompa e cinque pistole».

«Il contrasto all'azione delle organizzazioni criminali, tutte stanziate in Puglia e specializzate negli assalti a furgoni portavalori, a tir che trasportano tabacchi lavorati esteri e caveau di società di vigilanza privata, in tutto il territorio nazionale, costituisce da oltre tre anni un obiettivo strategico della direzione centrale anticrimine della polizia. Gli esiti d'indagine si aggiungono ad alcune operazioni recentemente concluse dal servizio centrale operativo e dalle squadre mobili interessate, che hanno permesso di disarticolare gruppi criminali composti da pregiudicati foggiani e baresi, dediti stabilmente alla consumazione di tali gravissimi reati». 

La polizia di Stato sta eseguendo, con l'impiego di centinaia di agenti, una serie di arresti nel comune di Cerignola a carico di diverse persone ritenute responsabili dei reati di rapine pluriaggravate ai danni di furgoni portavalori e dei reati fine di rapina in concorso, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi, anche da guerra, violenza privata e riciclaggio, ricettazioni e sequestro di persona.

Le azioni criminali venivano commesse anche mediante l'impiego di disturbatori di frequenza, i jammer, per inibire le comunicazioni via radio e smartphone, al fine di impedire i contatti con le sale operative delle forze dell'ordine e delle ditte di trasporto. Gli appartenenti al sodalizio criminale, per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle forze di polizia e guadagnare la fuga, bloccavano la viabilità con veicoli incendiati.

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Due rapine e due tentate rapine. Sono gli assalti a portavalori contestati al gruppo criminale. Si tratta di una rapina consumata il 10 agosto 2020 lungo il tratto autostradale A14 tra Cerignola est e Canosa di Puglia al portavalori Ivri-Sicuritalia, una rapina consumata il 15 settembre 2020 nel tratto della statale 268 nel comune di Angri al portavalori Tle Logista Spa, una tentata rapina del 12 ottobre 2020 sulla sp 141 al km 10 nel Comune di Zapponeta al trasporto Tle Logista Spa e una tentata rapina del 12 marzo 2021 a Sillavengo a un trasporto merci. Dalle attività d'indagine e dagli accertamenti tecnici svolti dal gabinetto interregionale della polizia scientifica per la Puglia e la Basilicata sul munizionamento utilizzato, inoltre, sono stati riscontrati importanti collegamenti tra l'assalto al furgone portavalori del luglio 2020 e altre tre rapine consumate negli anni precedenti. In particolare un assalto a portavalori della ditta Rossetti Group, consumato il 27 dicembre 2011 al km 1 del tratto autostradale A1, nel territorio comunale di Lodi; una rapina consumata il 15 maggio 2015, sull'autostrada A16, tra Cerignola e Canosa, in danno di un furgone portavalori; una rapina tentata il 29 maggio 2017, in danno di un furgone portavalori Ivri a Cerignola, in corso Roma, nella filiale Intesa San Paolo.

L'attività effettuata, anche attraverso tecniche di intercettazione e di monitoraggio costante degli indagati, ha permesso di rilevare l'esistenza e di disarticolare una pericolosa associazione per delinquere dedita alla commissione di una serie indefinita di rapine a mezzi di trasporto di beni di valore, insieme alla commissione dei cosiddetti reati satellite quali porto di armi (anche da guerra), ricettazioni e sequestri di persona.​

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