Raccolta rifiuti nel caos: sciopero di due giorni

Protesta degli operai di IrpiniAmbiente con un presidio in piazza

La protesta in piazza
La protesta in piazza
di Alessandro Calabrese
Venerdì 3 Marzo 2023, 10:00
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Nel giorno in cui la Commissione di Garanzia dà l'ok allo sciopero annunciato dai sindacati di categoria, in piazza Libertà viene montata la tenda per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla protesta dei lavoratori di IrpiniAmbiente, sostenuta dalle sigle.

Il servizio rifiuti non sarà espletato su tutto il territorio provinciale lunedì 20 e martedì 21 marzo. Un atto simbolico, come lo è lo stesso presidio allestito per dire "no", da una parte alla divisione delle maestranze tra il partner privato che entrerà nella società mista, Grande srl, da costituire con il Comune di Avellino, e la newco che formerà l'Ato; e dall'altra allo spacchettamento della stessa partecipata della Provincia. In gioco, mentre si delineano le strategie del sindaco Gianluca Festa e dell'ente d'ambito per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, c'è anche il futuro delle maestranze della spa di via Cannaviello.

In piazza i riferimenti delle organizzazioni sindacali e una delegazione di operatori che hanno iniziato a far sentire la loro voce, nonostante il clima non dei migliori per una manifestazione che, comunque, continuerà anche nei prossimi giorni. «È un'azione civile e democratica rispetto ad una vertenza - afferma la segretaria della Uil Trasporti, Carolina Corrado - nella quale la classe politica sta dimostrando tutti i suoi limiti non riuscendo a trovare una soluzione.

A noi non resta che utilizzare quanto è nelle nostre possibilità, auspicando che già prima dello sciopero proclamato le istituzioni competenti ci diano delle risposte. Ci spieghino perché si va a smantellare una società che ha avuto una sua funzione sociale e ambientale, oltre che di difesa del territorio. Motivazioni credibili finora non ne abbiamo sentite e di questo siamo molto preoccupati, in quanto la questione viene ricondotta a un'analisi superficiale e a una carenza di proposte che non possono essere ridotte a quella di dividere senza una ragione concreta».

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Esplicito anche il commento di Nunzio Marotta, segretario della Ugl Igiene Ambientale: «Siamo di fronte a una separazione che nessuno vuole. Come organizzazioni sindacali stiamo cercando di far capire ai protagonisti che è un errore distruggere una società che è ancora un'eccellenza. L'unico esempio virtuoso di dimensioni provinciali in Campania e fiore all'occhiello del settore in tutto il Mezzogiorno. Per qualcuno, però, per 10 anni è stata un esempio - continua riferendosi alle dichiarazioni di Festa - e il mese dopo, dovendo giustificare una scelta diversa, era diventata la peggiore opzione che esistesse. Registriamo addirittura inviti a cena per convincere un gruppo di operatori a passare con il Comune, anzi, preciso, con l'impresa privata che sarà socia del Comune e potrà fare il bello e cattivo tempo. Lo dico a chiare lettere ai nostri colleghi: state attenti, non fatevi prendere in giro. Come riportato dal bando pubblicato, è il privato che assume e dovrà fare il passaggio di cantiere con IrpiniAmbiente. Solo in un secondo momento si vedrà se, come, quando e in che modo anche il personale entrerà a far parte della società mista».

Per Francesco Codella, segretario della Fit Cisl, la linea è chiara: «Vogliono privatizzare il servizio e spezzettarlo. Noi fin quando avremo l'appoggio dei lavoratori saremo pronti a lottare per far comprendere le nostre ragioni sia agli enti interessati che alle istituzioni e all'opinione pubblica. Sappiamo benissimo che solo la società pubblica può davvero tutelare il personale e gli utenti. Finché non ci sarà questo passaggio ufficiale annunciato dal Comune saremo in piazza a manifestare. Anche se, ormai, la decisione il Comune di Avellino l'ha presa, noi chiameremo in causa anche qualche parlamentare».
Sempre in tema di rifiuti, infine, è ufficiale l'avvio dei lavori al biodigestore di Chianche. Il cantiere partirà entro la fine del mese. La realizzazione dell'impianto, tanto osteggiato da sindaci e viticoltori dell'Areale del Greco di Tufo, oltre che dal movimento "Nessuno tocchi l'Irpinia", dovrà essere completata in due anni. La notizia è stata confermata dal sindaco Carlo Grillo che ieri mattina è stato presso gli uffici della Provincia di Avellino.
 

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