Rifiuti all'ex mattatoio di Ariano,
scatta l'indagine del Comune

Rifiuti all'ex mattatoio di Ariano, scatta l'indagine del Comune
di Vincenzo Grasso
Giovedì 27 Settembre 2018, 12:00
2 Minuti di Lettura
ARIANO IRPINO - Avviata indagine interna agli uffici comunali per comprendere come mai all'interno e all'esterno dell'ex macello intercomunale di Camporeale si trovassero rifiuti di ogni genere, tra cui una catasta di pneumatici, materiali ferrosi e residui vegetali, al momento dell'apposizione dei sigilli da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino che ha agito su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento.

Se l'area dell'ex macello da anni viene utilizzata solo per la sistemazione provvisoria di cassonetti e campane per la raccolta del vetro recentemente eliminati dalle strade e dalle piazze del centro storico e dalle periferie, come mai si sarebbe trasformata in una discarica a cielo aperto? Se è vero, inoltre, che i pneumatici non provengono da mezzi del Comune, perché non è stata fatta a suo tempo la necessaria segnalazione di sversamento anomalo?

A questi interrogativi devono rispondere, ovviamente, i responsabili di alcuni servizi comunali. Ma la Procura della Repubblica di Benevento, che ha fatto ricorso all'articolo 321 del codice di procedura penale per evitare attualmente l'accesso di persone all'interno dell'ex macello intercomunale, intende sicuramente andare oltre: mira a verificare se, oltre ai rifiuti in superficie, ci possano essere eventuali rifiuti interrati.
 
Insomma, per capire le ragioni per le quali il sito sia stato utilizzato in questo modo. Purtroppo non potrà avvalersi di impianti di video sorveglianza. Qui non sono stati mai sistemati, perché dirottati solo nelle isole ecologiche previste dal piano comunale di raccolta dei rifiuti solidi urbani.

In realtà, non da oggi - si fa sapere negli ambienti dell'ufficio tecnico - ci sono zone del territorio comunale prese di mira da irresponsabili per il conferimento irregolare di rifiuti di ogni tipo. Pur essendoci un impianto per il conferimento degli ingombranti gestito da IrpiniAmbiente.

Di conferimenti anomali ne sanno, infatti, qualcosa i residenti di località Tesoro, di Casone, di Camporeale, di Difesa Grande. Non a caso sono in corso altre due importanti indagini della Procura della Repubblica di Benevento indirizzate su quanto possa esserci nel sottosuolo nell'ex cava di argilla di Tesoro, lungo la strada provinciale 10 per Difesa Grande, e all'interno dell'ex Smae, abbandonata da anni.

L'attenzione, insomma, si potrebbe spostare su soggetti che o provengono da centri limitrofi o che agiscono sul territorio, sperando di farla in barba a qualsiasi regola. Persone senza scrupoli che, sapendo di non poter essere scoperti, hanno lasciato il segno della loro irresponsabilità nei pressi e all'interno del macello comunale. Gli sviluppi della verifica potrebbero consentire di risalire agli autori dei conferimenti illeciti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA