Scuola ad Avellino, orari differenziati
anche per le classi dei più «giovani»

Scuola ad Avellino, orari differenziati anche per le classi dei più «giovani»
di Alessandro Calabrese
Sabato 11 Settembre 2021, 08:41 - Ultimo agg. 22:22
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Dopo lo sfalsamento degli orari di ingresso negli istituti superiori, 8.15 per il biennio e 9.15 per il triennio, ad eccezione del liceo scientifico Mancini che inverte le fasce, arrivano anche le indicazioni per le scuole del primo ciclo. Per infanzia, elementari e medie, infatti, la prima campanella dovrà suonare tra le 8.15 e le 8.45.

Ma anche in questo caso ci saranno dei piccoli distinguo. Di questo e di altri elementi del Piano Scuola per la città capoluogo si è discusso ieri mattina presso il Provveditorato agli Studi.

L'incontro ha visto la dirigente scolastica provinciale, Rosa Grano, illustrare ai presidi dei plessi di Avellino le ultime decisioni legate al trasporto pubblico locale e al servizio ad hoc pianificato per gli studenti pendolari, con particolare riferimento a quelli della scuola secondaria di secondo grado. Presente anche l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Geppino Giacobbe, in rappresentanza dell'ente di Piazza del Popolo che contribuirà a regolamentare la mobilità e ad evitare assembramenti con vigili urbani e volontari della protezione civile.

Questo nuovo anno scolastico dichiara a margine dell'appuntamento Grano sta per iniziare sotto i migliori auspici. Insieme alla Prefettura, e a tutti gli interlocutori interessati, abbiamo redatto un piano di coordinamento che registra l'incremento dei mezzi di trasporto, uno scaglionamento degli orari e un cospicuo dispiegamento di forze che controlleranno che tutto, dalla fermata degli autobus all'arrivo dei ragazzi presso i propri istituti, vada nel migliore dei modi. Naturalmente solo un attento e costante monitoraggio, specie nella prima settimana, ci dirà se il piano va perfezionato o corretto. Del resto, si tratta di un'organizzazione aperta che può essere sempre migliorata. L'obiettivo comune è quello di riportare i ragazzi ad una didattica in presenza, per tutta la durata della scuola. Per questo, affidandoci alle misure e ai protocolli di sicurezza anti-covid già rodati, siamo molto fiduciosi che quest'anno scolastico trascorra in maniera serena. Ma affinché sia così abbiamo bisogno anche della collaborazione degli alunni che dovranno dimostrare grande senso di responsabilità».

Il raccordo sul servizio di trasporto è partito dallo schema già pronto a gennaio che, però, teneva conto di una capienza massima sui bus al 50% e in classe al 75%. Adesso che, invece, si è passati, rispettivamente, all'80% e alla presenza in aula garantita a tutti, oltre a due corse in più, è stato istituito un servizio di navette urbane verso i campus cittadini. «Se a Campetto Santa Rita si fermano gli alunni provenienti dalla Valle dell'Irno e dal Serinese riprende la dirigente e a Piazza Kennedy quelli dell'area Hinterland-Valle del Sabato, chi proviene dal Baianese-Vallo di Lauro si fermerà direttamente a via Cavour. In questo modo si cerca di non sovrapporre i percorsi e creare situazioni di affollamento. Allo stesso scopo risponde l'indicazione data alle scuole del primo ciclo di regolamentare gli accessi tra le 8.15 e le 8.45. Ma come il Mancini ha invertito le fasce tra biennio e triennio, così alcuni istituti hanno già comunicato di voler iniziare dalle 8.00, come il Regina Margherita e la media Cocchia, per meglio distribuire gli ingressi.

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Per quanto concerne le norme di sicurezza, poi, massimo rispetto dei protocolli, e collaborazione da parte della polizia municipale e della protezione civile che dovranno controllare il massiccio afflusso degli studenti pendolari (5.800 circa solo per le superiori). Il piano dello scorso gennaio non è stato mai rodato ad Avellino, per il prolungamento della Dad fino al termine dell'anno scolastico, adesso, però, toccheremo con mano la sua validità. Per un migliore impatto, abbiamo immaginato anche una campagna di sensibilizzazione attraverso i social, diretta agli alunni e alle loro famiglie». I dati sui vaccini effettuati, intanto, fanno ben sperare. «Cominciamo l'anno con oltre il 65% della popolazione studentesca vaccinata - continua Grano - e con il 90% del personale scolastico. Ai ragazzi un appello a vivere un anno sereno cogliendone le opportunità. Anche perché sulle assenze ci sarà ancora maggiore attenzione».

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