Tunnel di Avellino, sì ai fondi
ma l'opera resta in bilico

Tunnel di Avellino, sì ai fondi ma l'opera resta in bilico
di Alessandro Calabrese
Giovedì 28 Febbraio 2019, 11:30
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Gli impianti di sicurezza che serviranno a completare il Tunnel che collega piazza Kennedy a Rampa San Leonardo saranno finanziati dalla Regione grazie ai fondi europei.

Missione compiuta, dunque, per il commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, che è riuscito ad ottenere da Palazzo Santa Lucia anche la somma restante per mettere la parola fine sui lavori dell'infrastruttura situata al centro della città. L'importo, naturalmente, è strettamente legato alle ormai celebri «prescrizioni» indicate dal Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche ma non ancora trasmesse nero su bianco agli uffici di Piazza del Popolo. Proprio questa fase di attesa, dopo l'ultimo sopralluogo al cantiere dello stesso provveditore Giuseppe D'Addato e la seconda riunione del comitato tecnico-amministrativo, sta ulteriormente allungando i tempi. Lasciando spazio, peraltro, anche a interpretazioni maliziose sulle riserve effettivamente espresse insieme al parere favorevole.
 
In ogni caso, solo quando i rilievi saranno inviati a Palazzo di Città potrà avvenire l'esatta quantificazione della cifra necessaria a condurre in porto l'opera, che si aggirerebbe tra i 400mila e i 450mila euro, dei quali 150mila accantonati lo scorso dicembre dall'amministrazione comunale. Una volta giunto l'elenco dei rilievi, poi, il responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Michele Candela, potrà stilare la scheda economica e il progetto per la realizzazione di questi ultimi interventi: l'installazione delle telecamere e la messa a punto del sistema di videosorveglianza, il montaggio degli aeratori, l'alloggiamento degli speciali sensori pluviometrici, la sistemazione della segnaletica e dei dossi artificiali a distanza variabile. Oltre al posizionamento di un rilevatore di velocità, se non addirittura di un autovelox. Si tratta di una serie di accorgimenti indispensabili viste le pendenze dell'asfalto e la doppia curva a gomito sul tragitto, all'altezza del Banco di Napoli e del negozio Capolupo. Caratteristiche che hanno determinato diverse pesanti limitazioni ai veicoli che transiteranno per il sottopasso.

Il percorso interrato, infatti, dovrebbe essere effettuato a una velocità massima di 30 km/h che scenderebbe tra i 25 e i 20 con l'approssimarsi, appunto, delle due curve. L'accesso al tunnel, inoltre, non sarà consentito ai mezzi che trasportano materiale o liquido infiammabile, veicoli lunghi oltre 6 metri e ambulanze con pazienti a bordo. Tanti divieti che rendono l'infrastruttura, già privata del collegamento a quello che doveva essere il parcheggio interrato di piazza Libertà, quasi inutile. Intanto, la sua concreta fruizione resta ancora lontana da venire. La soluzione tecnico-contabile trovata per non essere costretti a restituire la seconda tranche dei fondi Europa Piu, circa 5 milioni e mezzo di euro, passa, infatti, per lo stralcio delle prescrizioni sulla sicurezza dal resto del progetto. Ciò significa che il Tunnel, le cui opere di ingegneria civile, compreso l'asfalto, sono già terminate, sarà collaudato nello stato in cui si trova, in modo da consegnare la rendicontazione delle spese entro la scadenza perentoria del 31 marzo. Insomma, il sottopasso sarà dichiarato formalmente concluso ma non potrà ancora essere utilizzato. La sua apertura potrà avvenire solo quando anche gli altri interventi, che verranno affidati attraverso il Mepa, saranno finiti. Ma in attesa che anche gli ultimi nodi vengano sciolti restano alcuni dubbi su altri lavori mai realizzati. In particolare quelli relativi agli scarichi delle acque piovane nel Torrente Fenestrelle, passando preventivamente per un impianto di disoleazione, e l'allaccio al nuovo sistema fognario. Saranno risolti anche questi intoppi? Si vedrà, di certo c'è che il commissario Priolo vorrebbe inaugurare il Tunnel sotto la sua gestione.
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