Vertice fiume a Benevento sulle criticità, ok al tavolo istituzionale: ora sprint per le proposte

Sinergie «bipartisan» a Palazzo Mosti per affrontare i temi caldi del territorio

La seduta a Benevento
La seduta a Benevento
di Luella De Ciampis
Martedì 27 Giugno 2023, 09:00
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Si è concluso con l'impegno di creare un tavolo istituzionale, con la partecipazione dei direttori generali di Rummo e Asl, e con la delega (approvata all'unanimità) alla Commissione politiche sociali di redigere un documento da inviare in Regione, l'incontro fiume andato in scena ieri mattina a Palazzo Mosti, per affrontare le criticità della sanità sannita. Alla seduta, oltre al primo cittadino del capoluogo Clemente Mastella, hanno presenziato il vice sindaco Francesco De Pierro, il presidente del Consiglio Renato Parente, il consigliere con delega alla Sanità Luca De Lipsis, 24 consiglieri comunali, il senatore di Fratelli d'Italia Domenico Matera, il deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano, i consiglieri regionali Luigi Abbate e Mino Mortaruolo, Giovanni Ianniello e Luca Milano, nell'ordine, presidente e vice presidente dell'Ordine dei medici, il presidente dell'Ordine degli infermieri Massimo Procaccini, il coordinatore del Tribunale del malato, Nicola Boccalone, e il segretario provinciale Cgil Domenico Raffa. Non hanno invece partecipato i manager dell'Asl e del Rummo, sebbene la manager Maria Morgante abbia inviato una nota al sindaco Mastella in cui comunicava l'impossibilità a partecipare, impegnandosi a proseguire nel solco del rapporto di fiducia e collaborazione leale instauratosi.

In apertura dei lavori, il consigliere De Lipsis ha sottolineato che «le criticità in ambito sanitario nascono da lontano e sono comuni all'intera nazione. Bisogna infatti considerare che sono oltre 2mila i medici che lasciano l'Italia nell'arco di un anno perché, evidentemente, le condizioni che il sistema sanitario nazionale offre non sono competitive. La nostra speranza è che non passi l'autonomia differenziata, che la situazione non peggiori e l'esodo si arresti. Negli ultimi due anni - aggiunge - all'Ordine dei medici di Benevento si sono iscritti in 150 che, per buona parte, non rimarranno nella nostra provincia. La settimana prossima andrà in pensione l'ultimo psichiatra infantile in servizio al Rummo e ci chiediamo cosa accadrà in quel reparto». A suo avviso, dunque, «bisogna cercare di sopperire alle carenze di personale medico anche attraverso le convenzioni con le facoltà di Medicina, affinché mandino i giovani medici per fare pratica in ospedale. Il Fatebenefratelli - sottolinea - ha perso 70 posti letto negli ultimi anni, che sarebbe opportuno riaccreditare come posti di degenza ordinaria per poter distribuire in modo più consono anche i posti del Pronto soccorso».

Massima la disponibilità del deputato Francesco Maria Rubano a collaborare in modo leale e individuare insieme cosa fare, prescindendo dal colore e dagli interessi politici.

Per il senatore Matera, intanto, è tempo di rappresentare con chiarezza di cosa ha bisogno la provincia. «Dobbiamo inoltrare una proposta complessiva afferma ai manager di Rummo e Asl, chiedendo cosa vogliamo. Inoltre è importante avere risposte chiare sul presidio ospedaliero di Sant'Agata de' Goti, cercando di far aprire il Pronto soccorso oppure di archiviare la pratica e chiuderlo se non ci sono i presupposti per tenerlo aperto, ma sia fatta chiarezza». Fa riferimento a una sanità che consenta di ragionare sul futuro, infine, il consigliere regionale Mortaruolo: «Stiamo vivendo la fase peggiore in tutti i settori ma dobbiamo impegnarci per fare un salto di qualità, immaginando una sanità diversa e all'avanguardia. È giusto e necessario che il governatore Vincenzo De Luca sia presente al prossimo incontro».

A Mastella il compito di trarre le conclusioni dell'incontro, dopo gli interventi dei consiglieri di maggioranza e minoranza che hanno espresso il loro punto di vista al riguardo. «Bisogna trovare le modalità rimarca il sindaco per arginare le difficoltà. Il Collegio dei sindaci prende visione dell'atto aziendale di Rummo e Asl ma il parere espresso non è vincolante. Bisogna trovare un modo per conciliare le esigenze e tener conto che, per esempio, gli anestesisti mancano ovunque. La demedicalizzazione delle ambulanze non deve creare incertezze tra i cittadini, perché gli infermieri sono laureati e in grado di far fronte alle emergenze. Inoltre, i pazienti di San Bartolomeo in Galdo, che sono ai confini con la Puglia e con il Molise, possono usufruire anche delle ambulanze di quelle regioni».

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