Covid a Benevento, boom di ricoveri:
in reparto anche neonati

Covid a Benevento, boom di ricoveri: in reparto anche neonati
di Luella De Ciampis
Martedì 18 Ottobre 2022, 09:13 - Ultimo agg. 17:55
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Ricoveri in crescita ma contagi in picchiata caratterizzano il trend di un inizio settimana decisamente anomalo. Sono, infatti, passati dai 14 dei giorni scorsi a 24, i pazienti ricoverati al Rummo, oltre a essere ricomparsi i ricoveri in Terapia intensiva neonatale, dopo un periodo di tregua, a conferma del fatto che il virus sta continuando a circolare anche tra le donne in gravidanza.

«L'incremento dei ricoveri per Covid - dice la manager Maria Morgante - rispecchia l'andamento altalenante della curva pandemica a livello regionale e nazionale senza destare, allo stato, particolari preoccupazioni in relazione alla gravità della patologia. L'azienda, in via precauzionale, ha mantenuto un numero congruo di posti letto dedicati ai malati affetti da questa infida forma virale, nei reparti di Pneumologia e di Malattie infettive, per rispondere alla richiesta di ricovero dei residenti dell'intera provincia. Questo è stato fatto senza perdere di vista l'obiettivo di potenziare i posti letto per i ricoveri ordinari, necessari per garantire all'utenza cure e assistenza anche per altre patologie per le quali il nostro ospedale è in grado di offrire risposte qualitativamente elevate». 

Per quanto riguarda i nuovi casi riportato dal bollettino quotidiano della Protezione civile, secondo il report di ieri in provincia di Benevento sono emerse solo 27 nuove positività: un dato decisamente sorprendente se paragonato alle 150 di sabato e alle 90 di domenica.

Un lunedì in controtendenza, dunque, anche rispetto a tutti quelli che hanno scandito il tempo della pandemia, caratterizzato dal crollo dei contagi che accomuna l'intero territorio regionale che registra 782 positivi su 5241 tamponi effettuati. Come sempre, la situazione apparirà più chiara nei prossimi giorni in quanto i prossimi bollettini confermeranno il calo registrato nelle ultime ore oppure evidenzieranno un exploit dei casi. Tuttavia, l'attività di testing nella giornata di ieri è stata molto bassa in tutte le province campane con 5241 tamponi eseguiti, contro i 13.000 in media, effettuati nelle settimane e nei giorni scorsi. Per quanto è stato possibile sapere, in seguito a controlli fatti a livello locale, è diminuita in modo esponenziale l'affluenza di persone che fanno il test in farmacia oppure al dipartimento di Prevenzione dell'Asl di via Mascellaro. Molti preferiscono acquistare il test e farlo privatamente, gestendo il Covid a casa, senza registrarsi in piattaforma e ricorrendo al medico di famiglia solo in caso di necessità. Una modalità di gestione abbastanza rischiosa in quanto non consente alle autorità sanitarie di avere il polso effettivo della situazione mentre la gestione dell'isolamento in caso di positività diventa puramente discrezionale perché affidato unicamente al senso civico e di responsabilità della popolazione. In questa fase, sembrerebbe essere saltato un passaggio fondamentale per una corretta gestione della pandemia, il monitoraggio preciso e quotidiano dei casi. 

Intanto, si comincia a parlare del rischio di «twindemia», vale a dire di una epidemia gemellare, costituita da influenza stagionale e Covid, causata dai due diversi ceppi di virus respiratori che potrebbero provocare un decorso più grave della malattia, con un incremento della mortalità. Dopo due anni e mezzo di uso incondizionato di mascherine, nel corso dei quali la sindrome influenzale e il comune raffreddore non avevano avuto proprio spazio, la loro dismissione renderà tutti molto più vulnerabili a questo tipo di infezioni che sono meno trasmissibili rispetto al virus del Covid ma rischiano di potenziarne l'aggressività. 

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Sta continuando la campagna vaccinale mirata alla somministrazione delle quarte dosi ma i risultati sono, comunque, modesti e poco incoraggianti. Sono 110 i vaccini somministrati nella giornata di ieri tra l'hub dell'ex caserma Pepicelli e la sede distrettuale di Morcone, operativi in base al programma settimanale calendarizzato dall'Asl. Invece, sta continuando, con maggior fortuna, l'attività vaccinale di contrasto all'influenza stagionale effettuata dai medici di base che, con molta probabilità, per la fine della settimana, avranno completato le somministrazioni agli over 65 e potranno cominciare a vaccinare anche le altre fasce di età. 

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