Cinghiali, danni a uva e mais:
uccisi 100 capi in due giorni

Cinghiali, danni a uva e mais: uccisi 100 capi in due giorni
Lunedì 17 Ottobre 2022, 08:42 - Ultimo agg. 19:51
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Non bastassero i problemi causati agli agricoltori dagli aumenti galoppanti dei prezzi delle materie prime, ci si mettono anche i cinghiali a complicare loro la vita. Continuano le devastazioni e cresce, di conseguenza, il numero delle richieste di ristoro per i danni provocati dalle loro incursioni. «Dal primo settembre, ad oggi, - conferma Giuseppe Porcaro, agronomi, funzionario dell'assessorato all'Agricoltura, in forza a Benevento siamo passati da 200 a 220 segnalazioni per i raccolti andati in fumo, con un danno complessivo che supera i 400mila euro. Prese di mira, soprattutto le coltivazioni di uva e di mais».

A essere colpiti, in questi giorni, i campi di Dugenta, Sant'Agata de' Goti, il Fortore in generale.

La Regione, in verità, ha messo in campo una vera e propria batteria di doppiette. Dopo la caccia di selezione, ha avviato anche quella «in battuta», con l'obiettivo di arrivare a ottenere una presenza equilibrata e compatibile con le caratteristiche ecologiche e di assetto agro-forestale del territorio sannita. Sono stati formati per questa iniziativa oltre mille cacciatori. È un metodo, che si avvale dell'ausilio di cani con guida, il cui compito è di snidare la preda e spingerla verso i fucili spianati. E risulta, almeno dalle prime battute, anche efficace. «Questo tipo di caccia spiega è iniziato il primo ottobre e si concluderà il 29 dicembre. Nei primi due giorni sono stati abbattuti oltre cento capi. Attendiamo il rapporto di fine mese per avere l'esatto numero di ungulati colpiti». Almeno altri 120, poi, sono stati eliminati con la caccia di selezione. 

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