Dopo le criticità rilevate nel periodo delle feste di Natale, il servizio reso dalle farmacie del capoluogo è ritornato alla normalità.
«In merito alla discussione che si è aperta sul servizio farmaceutico garantito durante le recenti festività - spiega Maurizio Manna, presidente provinciale dell'Ordine dei farmacisti - ritengo doveroso effettuare alcune precisazioni. È risaputo che faccia più rumore un albero che cade rispetto a una foresta che cresce per cui non devo ricordare come, la Rete delle farmacie sul territorio, svolga un silenzioso, puntuale ed efficiente servizio che è esperienza e risorsa quotidiana per la collettività. Fatta questa premessa, è opportuno ricordare che il servizio farmaceutico è regolato nei suoi principi generali da una legge regionale che affida agli Ordini e alle Asl competenti per territorio la pianificazione dei turni. Nei comuni della provincia è appunto la legge regionale a prevedere che il servizio festivo, pomeridiano e notturno venga espletato a turno tra le farmacie, anche di più comuni limitrofi, ricompresi in un ambito territoriale omogeneo. Il servizio è a chiamata e il farmacista di turno ha l'obbligo della reperibilità attraverso il numero telefonico indicato in bacheca. Al servizio di turno si accede, per legge e tassativamente dietro presentazione di ricetta medica con la espressa indicazione del medico, che attesta il carattere di urgenza dell'intervento. Lo stesso sistema è replicato nei centri urbani con la sola differenza dell'obbligo della presenza fisica del farmacista nella farmacia di turno. Nella pratica, le prescrizioni autorizzate dalla guardia medica o aventi comunque la prevista certificazione medica dell'urgenza, sono molto contenute. La maggior parte delle richieste si riferisce invece a terapie croniche o di automedicazione che vengono evase comunque dal farmacista ma che comportano un inevitabile sovraccarico del servizio con conseguente aumento dei tempi di esecuzione».
È quindi la Regione a stabilire le regole per le farmacie dei comuni dell'intero territorio ma, evidentemente, si tratta di un tipo di servizio, basato esclusivamente sulla reperibilità telefonica del farmacista nel corso delle ore notturne, che riesce a soddisfare le esigenze delle piccole comunità che, in caso di necessità, fanno ricorso anche ai presidi di guardia medica e del 118 delle sedi Asl.
«Salvo carenze straordinarie - continua Manna - che, negli ultimi anni, sono state più frequenti per disfunzioni di carattere generale, il farmaco è sempre disponibile nell'immediato fatta esclusione peri farmaci da distribuire per conto della Asl che necessitano un approvvigionamento più articolato e tempistiche diverse.