Ambulanti, a Benevento in regola solo 18 su 175: «Chi non paga le tasse è fuori»

L'ultimatum del Comune: sei mes per regolarizzare i banchetti

In regola solo 18 ambulanti
In regola solo 18 ambulanti
di Paolo Bocchino
Giovedì 4 Gennaio 2024, 12:00
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Sei mesi agli ambulanti per regolarizzare i banchetti, poi scatteranno le revoche. È in arrivo l'ultimatum del Comune agli occupanti dei posteggi mercatali, la gran parte dei quali sono sprovvisti di titolo in corso di validità. Dall'ultimo monitoraggio eseguito dagli uffici, solo 18 commercianti su 175 risultano in regola. Per loro sta per suonare l'ultima campanella di avvertimento, sotto forma di delibera della Giunta comunale. Già stilato dal settore Attività produttive l'Atto di indirizzo all'esercizio del commercio su aree pubbliche, che sarà licenziato dall'esecutivo Mastella in una prossima seduta.

Provvedimento che rimetterà ordine nella galassia delle occupazioni più o meno lecite, e dei tanti stalli vuoti. Regole chiare per tutti, con un disciplinare che sa di ultima spiaggia per i numerosi esercenti che hanno «dimenticato» di saldare il conto con l'erario municipale. Sulla questione è in atto da anni un braccio di ferro in ambito nazionale sulla sempre rinviata applicazione della famigerata direttiva europea Bolkestein sulla libera concorrenza dei servizi pubblici a rilevanza economica, tema trattato nelle scorse ore persino dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, autore di un eclatante richiamo al Governo. Una mera coincidenza temporale rispetto all'iniziativa messa in campo da Palazzo Mosti, segnatamente dall'assessore alle Attività produttive Luigi Ambrosone, impegnato da tempo sul dossier in collaborazione con la struttura guidata dal dirigente Alessandro Verdicchio.

La spinta decisiva è arrivata nei giorni scorsi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge «Concorrenza» (la numero 214/2023), che ha di fatto imposto ai Comuni di mettere un punto alle questioni aperte. 

Nel dettaglio, il deliberato municipale prenderà atto delle disposizioni dell'articolo 11 della recente legge 214/2023, che dà indicazioni agli enti locali che non abbiano ancora dato seguito ai procedimenti tesi al rinnovo dei titoli concessori, di provvedere entro 6 mesi alla conclusione delle procedure autorizzative, previa verifica del possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità. Ovvero, gli ambulanti interessati a mantenere attiva la propria concessione al commercio su aree pubbliche dovranno ottemperare ai doveri amministrativi ed economici previsti dal decreto 59 del 2010, con particolare riferimento al versamento dei canoni. Condizione che al momento risulta largamente insoddisfatta dagli esercenti, con una quota di evasione e irregolarità parziali o totali che arriva al 90 per cento. L'approvazione della delibera darà l'input al servizio Commercio del Comune di dare avvio d'ufficio ai procedimenti tesi al rinnovo delle concessioni per gli attuali occupanti i posteggi per la durata di 12 anni, così come stabilito dalla normativa nazionale approvata a cavallo di fine anno. Laddove il titolare della concessione scaduta faccia richiesta di rinnovo ma sia moroso nel pagamento del canone unico patrimoniale (Cup), gli uffici comunali potranno procedere al rinnovo dopo che l'ambulante avrà estinto il debito, o dopo che lo stesso abbia ottenuto il rateizzo delle pendenze mediante atto transattivo stipulato con la concessionaria dei tributi Andreani. L'esercente decadrà automaticamente dal titolo autorizzativo in caso di mancato rispetto dell'accordo transattivo, come da clausola risolutiva espressa nell'atto di concessione. Il deliberato dell'esecutivo municipale stabilisce infine che il servizio Commercio completi l'intera procedura amministrativa relativa al rinnovo delle concessioni entro il 30 giugno, così da poter comunicare alla Regione il numero di posteggi rimasti liberi. Ovvero, quantificare gli stalli da mettere a bando in ossequio alla mai attuata direttiva comunitaria sulla concorrenzialità. 

A dire quanto sia necessario un provvedimento di riordino della materia sono i numeri relativi allo stato attuale del commercio ambulante. Come detto, soltanto 18 licenze sulle 175 rilasciate risultano regolarmente in corso di validità. In tutte le aree mercatali cittadine prevalgono gli spazi vuoti, a partire dalla «regina» Santa Colomba, dove sono occupati solo 137 posteggi su 287 disponibili. Va meglio piazza Risorgimento (fine viale Mellusi) con 53 stalli riempiti su 79, sono asfittici invece i riscontri dei «mercatini» rionali: in via Bonazzi (rione Libertà) resistono 22 mercatali su 79 posti, e solo 16 su 54 tra i banchi ortofrutta di via Cassella. Mosche bianche anche gli 8 occupanti (su 27) dello spazio di via del Pomerio e i 6 su 22 di via Delcogliano, nei pressi dell'ospedale San Pio. Segno, evidentemente, di un comparto in grave difficoltà, circostanza che non giustifica ma spiega anche le diffuse morosità. 

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