Benevento, al Rummo sos posti letto: elenchi con liste d'attesa

Emergenza continua al pronto soccorso: ecco l'escamotage per accorciare i tempi

Il pronto soccorso dell'ospedale
Il pronto soccorso dell'ospedale
di Luella De Ciampis
Giovedì 28 Marzo 2024, 10:40
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Nonostante il calo drastico dei casi di influenza stagionale e di infezioni da Covid-19, registrato nelle ultime settimane, il Pronto soccorso del Rummo continua a essere sovraffollato, per effetto di una serie di motivi che vanno dagli accessi impropri, al ricorso da parte di altre strutture all'ospedale cittadino che non rifiuta di accogliere i pazienti in entrata.

Sulla decisione categorica della struttura di sottoporre tutti indistamente ad accertamenti e visita, oltre al senso di umanità del personale medico e infermieristico, gioca un ruolo di fondamentale importanza anche la necessità di non esporsi al rischio di omissione di soccorso qualora per un paziente mandato a casa le condizioni di salute dovessero peggiorare nel corso della giornata. Una strettoia dalla quale è complicato uscire e una situazione difficile da gestire determinata, in alcune fasi, da un boom di ingressi che superano anche i 116 pazienti al giorno.

«L'esiguità degli spazi a disposizione secondo quanto raccontano gli addetti ai lavori e la carenza di personale medico sono sicuramente elementi da non sottovalutare ma l'attività sta continuando a incrementarsi nel tempo anche a causa delle paure che la pandemia ha scatenato tra la gente e alla necessità di trovare rassicurazioni in un luogo protetto, sottoponendosi subito a tutti gli accertamenti diagnostici necessari per scongiurare il sospetto di patologie gravi che potrebbero, e il condizionale rende l'idea di quanto siano potenti le suggestioni, nascondersi dietro un banale malore, un accesso febbrile troppo repentino, un dolore non ben identificato tra stomaco e petto, uno sbalzo di pressione che non rientra subito. È inevitabile che si crei il caos, soprattutto in alcuni momenti, e che non si riesca a governarlo se non con grande impegno da parte del personale».

In più occasioni i familiari dei pazienti hanno lamentato la lunghezza dei tempi di stazionamento in Pronto soccorso dei loro congiunti e, per questo, si è ricorso a un escamotage per ridurre i tempi di attesa in barella prima di essere trasferiti in reparto. Intatti, con cadenza quotidiana, viene redatto un elenco dei nuovi arrivati che si aggiunge agli elenchi di chi è in degenza dai giorni precedenti. A questo punto, il trasferimento in reparto in seguito alla comunicazione della possibilità di fruire di un posto libero, avviene tenendo conto del giorno di arrivo in Pronto soccorso allo scopo di accorciare i tempi di attesa di tutti i pazienti e di rendere più equo il servizio. Un accorgimento, quello adottato, che in pochi giorni, si sarebbe già dimostrato abbastanza efficace e avrebbe migliorato i tempi di degenza in barella.

Le criticità nel reparto dell'emergenza non sono state eliminate perché non è facile superarle del tutto almeno fino a quando non saranno conclusi i lavori di ampliamento dell'area destinata alle emergenze, non saranno incrementati i posti letto nei reparti e non si riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra ospedale e territorio, ma la dirigenza e il personale continuano a impegnarsi per migliorare gli standard assistenziali e limitare, per quanto è possibile, i disagi all'utenza. In linea generale, la differenza sostanziale, rispetto allo stesso periodo del 2023, è rappresentata dal superamento della fase di esodo che aveva caratterizzato i mesi di febbraio e marzo dell'anno scorso.

In quel periodo, circa 20 medici avevano lasciato l'ospedale, lasciando vuoti che avevano destato non poche preoccupazioni e avevano spinto la manager a puntare con determinazione sui concorsi.

Negli ultimi mesi gli organici non hanno più subito gli scossoni cui erano stati sottoposti negli anni precedenti, il team di Anestesia e rianimazione è stato reintegrato con l'immissione in servizio di 12 nuove unità, mentre si sta continuando a lavorare sui concorsi per altre branche.

Nelle scorse ore è stata predisposta l'immissione in servizio a tempo indeterminato con decorrenza dal 16 aprile, per Clemente De Rosa, dirigente medico di Chirurgia generale ed è stato sottoscritto, con largo anticipo, il mantenimento in servizio del direttore dell'unità complessa di Neonatologia e Tin, fino al compimento del 70esimo anno di età.

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