Benevento, sospeso il servizio del 118 sul territorio: l'Asl ci ripensa

Stop al servizio diurno, i sindaci: «diritto alla salute da preservare»

Asl di Benevento
Asl di Benevento
di Luella De Ciampis
Mercoledì 27 Marzo 2024, 10:51 - Ultimo agg. 14:11
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Allarme rientrato nel pomeriggio di ieri sulla demedicalizzazione delle ambulanze di Vitulano, mentre per Cerreto Sannita resta la decisione assunta dall'Asl. Per Vitulano si è deciso di fare il ricorso alle ore aggiuntive. Nelle ore precedenti, con un provvedimento ufficiale, a causa della lunga malattia di un dirigente medico dell'emergenza, l'Asl aveva disposto la demedicalizzazione h24 dell'ambulanza di Vitulano e la sospensione del servizio diurno della postazione mobile di Cerreto Sannita, che già nelle ore notturne funziona solo con il personale infermieristico. Il nuovo assetto, che sarebbe dovuto partire dall'1 aprile, non era stato accolto con piacere dai primi cittadini dei due comuni sanniti che avevano espresso il loro disappunto.

«Sulla vicenda attuale afferma Raffaele Scarinzi, sindaco di Vitulano c'è stato un ripensamento del direttore generale ma ci auguriamo che il dissenso manifestato da tutte le fasce tricolori, che rappresentano la popolazione del Sannio, riesca a evitare che si proceda alla demedicalizzazione delle ambulanze». Intanto, l'amministrazione di Vitulano aveva portato in Consiglio comunale la vicenda, evidenziando che la riorganizzazione del servizio di emergenza/urgenza fa venir meno la funzione di filtro sul territorio a cui è preposto il 118 con inevitabile sovraffollamento delle unità di Pronto soccorso.

«Il progetto sperimentale di riorganizzazione del Servizio 118 attivato dall'Asl scrive l'amministrazione - ha già determinato la demedicalizzazione di 4 ambulanze sul totale delle 10 previste dai provvedimenti regionali. Contestualmente alla demedicalizzazione delle 4 ambulanze sono state attivate 2 auto mediche dislocate nei comuni di Benevento e San Marco dei Cavoti. L'eliminazione del medico a bordo delle ambulanze pregiudica il fondamentale diritto della persona alla tutela della salute, mettendo in pericolo la corretta e tempestiva erogazione delle cure dei pazienti della nostra comunità. La soppressione del medico a bordo delle ambulanze contribuisce ad acuire e amplificare la riduzione dei servizi essenziali con contestuale accelerazione del tragico fenomeno di spopolamento e desertificazione che, invece, a livello nazionale ed europeo, si intende combattere e contrastare in ogni modo».

Poi dal Municipio incalzano: «Il Diritto alla salute deve essere preservato e garantito anche in base alla recente legge 56/2023 di conversione del decreto Bollette che prevede che l'eventuale carenza di personale medico va risolta utilizzando l'istituto dell'orario aggiuntivo dei medici, proprio al fine di garantire la continuità assistenziale a tutela della salute dei pazienti.

In letteratura medica e medico-legale non esiste alcuna equipollenza tra il medico e la figura professionale dell'infermiere e non vi è alcuna legge in cui si prevede l'ordinario utilizzo dell'infermiere per surrogare il medico nelle sue competenze.

Più volte, in passato, il pronto intervento del servizio 118 medicalizzato è risultato di vitale importanza per la sopravvivenza dei pazienti gravi. L'atto consiliare di contrarietà al piano di riorganizzazione del servizio 118, che lede il diritto alla salute di ogni cittadino, è già stato inviato al presidente della giunta regionale della Campania, al ministero della Salute e al capo dello Stato». Il disappunto coinvolge anche Giovanni Parente, sindaco di Cerreto Sannita che chiede l'intervento della politica.

«Noi che lavoriamo sul territorio e per il territorio sottolinea siamo tutti vittime di decisioni che piovono dall'alto. Decisioni che cerchiamo di contrastare ma senza sortire l'effetto voluto perché siamo da soli e vorremmo l'appoggio della politica, di quella che può intercedere nelle sedi preposte e cambiare il corso delle cose. Appoggio che non stiamo ricevendo. Continuo a sostenere che stiamo tornando indietro nel tempo e che arriveremo in ospedale trasportando i nostri familiari autonomamente in quanto, il 118 che per circa un trentennio ha rappresentato una conquista per le nostre comunità».

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Le fasce tricolori sono fiduciose sulla possibilità di potersi confrontare nel corso della conferenza dei sindaci ma sono consapevoli del fatto che il ricorso alle ore aggiuntive effettuato ieri pomeriggio nei Saut di Vitulano e Cerreto, non rappresenti una soluzione definitiva che consentirà di mettere fine al progetto di riorganizzazione del 118 ma solo una tregua temporanea.

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