Benevento, raggirata e derubata al Pronto soccorso: l'odissea di un'anziana

"Deve fare una Tac, mettiamo i gioielli in cassaforte", ma poi sparisce tutto

Benevento, raggirata e derubata al Pronto soccorso: l'odissea di un'anziana
Benevento, raggirata e derubata al Pronto soccorso: l'odissea di un'anziana
di Celestino Agostinelli
Giovedì 21 Marzo 2024, 09:11
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Spariscono oggetti personali d'oro di un'anziana signora, nel Pronto soccorso dell'azienda ospedaliera «San Pio». Raggiro con furto? Solo le indagini da parte degli inquirenti della questura, potranno fare luce su quanto accaduto al nosocomio di Benevento. Vittima e protagonista di un episodio a dir poco sconcertante un'anziana signora di San Bartolomeo, Maria che, giunta in pronto soccorso a seguito di una caduta, prima di eseguire esami diagnostici consegna i preziosi che indossava ad una donna, che poi spariscono.

La signora Maria ha sporto denuncia in questura. L'episodio si è verificato nel primo pomeriggio dello scorso 16 marzo. L'anziana, dopo essere caduta in casa, ha richiesto l'intervento dello Psaut locale, i cui sanitari hanno disposto il trasporto in Pronto soccorso, appunto al «San Pio» di Benevento. E, nell'attesa di essere sottoposta al triage, e ad alcuni esami diagnostici per escludere eventuali fratture, stesa sulla lettiga, l'anziana è stata avvicinata da una donna.

«Nonostante lo stato confusionale e i dolori, la ricordo benissimo, era bassa, biondina, un po' tarchiata, ma non indossava abiti da sanitario, comunque era ben vestita e dal fare rassicurante - la dichiarazione della vittima - . Mi ha chiesto di consegnare il collier, i cinque anelli e gli orecchini, perché dovevo essere sottoposta ad una tac.

Mi ha anche mostrato un modulo dove erano stati riportati gli oggetti d'oro assicurandomi di depositarli nella cassaforte del Pronto soccorso».

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L'anziana, dopo avere eseguito gli accertamenti è rimasta in osservazione in Pronto soccorso per due notti, chiedendo, tra l'altro, continuamente, cosa avesse e quando sarebbe stata dimessa. «Finalmente domenica mattina un infermiere mi ha dato retta ha spiegato la donna dicendomi che la mia dimissione era stata disposta per la mezzanotte tra sabato e domenica. Ho chiamato per farmi venire a prendere e alla richiesta dei miei oggetti preziosi, un collier, cinque anelli e orecchini, ho scoperto che erano spariti. Mi hanno comunicato di non aver trovato in cassaforte nessuno degli oggetti descritti». In evidente stato di agitazione la malcapitata ha attirato l'attenzione del poliziotto in presidio al pronto soccorso che, come sostiene la donna, si è messo a disposizione cercando di capire e scoprire l'arcano. La signora, accompagnata dai suoi parenti, si è recata in questura dove ha sporto denuncia.

«Si tratta di una cosa gravissima ha dichiarato. Approfittare di noi poveri anziani, vittime di malori, cadute o altro, che da soli, il più delle volte ci troviamo in balia di soccorritori, per fortuna anche di infermieri, che mostrano tanta attenzione e cura, e dover subire anche furti e raggiri. Non è tanto l'aspetto del valore economico, che mi tormenta, ma il legame affettivo per quegli oggetti che fanno parte della mia vita».

Bisognerà attendere l'esito delle indagini e, magari, con l'ausilio delle telecamere presenti al Promo soccorso, si potrà risalire all'autrice della raggiro con furto. A quanto pare la sottrazione di oggetti di valore ad anziani ricoverati d'urgenza, negli ospedali, sta diventando un serio problema, spingendo a rivedere la gestione degli effetti personali di pazienti indifesi, che richiede l'osservanza di protocolli aziendali rigidi, proprio a tutela dei pazienti. La signora Maria, che vive sola, vuole andare fino in fondo e scoprire chi sia l'autore del furto e magari, con l'ausilio di un avvocato, riuscire ad ottenere anche un eventuale risarcimento.
 

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