«Movida, a Benevento ​controllare tutte le licenze»

I residenti del centro storico: no ai vicoli come parco giochi

Marino, Ambrosone e Jimenez
Marino, Ambrosone e Jimenez
di Giuseppe Di Martino
Giovedì 23 Febbraio 2023, 10:05 - Ultimo agg. 18:29
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Movida a Benevento. Tra il rispetto delle ordinanze sindacali, dentro e fuori i locali, e un maggior controllo sul consumo d'alcool tra i più giovani, i residenti del centro storico alzano la voce e chiedono ulteriori accertamenti alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Una richiesta nata dopo i trenta giorni di chiusura decisi dal questore Edgardo Giobbi per un circolo ubicato nel cuore della movida, in piazza Piano di Corte, al termine di indagini condotte sulla somministrazione di bevande alcoliche, nella notte tra l'11 e il 12 febbraio, a una 15enne, poi colta da malore sul corso Garibaldi. Adesso i cittadini chiedono risposte immediate.

«È da tempo che di fronte a questo fenomeno non percepiamo una risposta adeguata da parte del Comune dice Luigi Marino, presidente del comitato Centro storico l'ente non sta svolgendo la sua parte per quelle che sono le sue competenze. Infatti non si sta procedendo al controllo delle licenze dei locali nonché a quelli relativi alla somministrazione di alcolici ai minori. Il problema movida esiste e si lega sia a un grave fenomeno di impoverimento culturale, sia a una precisa scelta politica di lasciare tutto invariato, quasi a voler trasformare il quartiere in un enorme parco giochi, senza badare alla deriva valoriale nella quale galleggiano tanti giovani». La proposta del presidente del comitato è, quindi, quella di creare immediatamente «alternative culturali che non siano solo di intrattenimento. Il fenomeno è nazionale ma riguarda anche la nostra città e non dobbiamo abituarci a un male che è comune a tanti altri ma bisognerebbe tendere ad esempi di civiltà e convivenza virtuosi. Non ponendo freno a quanto accade, infatti, in breve tempo, potremmo trovarci dinanzi ad episodi ben più gravi».

Sulla delicata questione, quasi a voler smorzare qualsivoglia forma di polemica, è intervenuto l'assessore alle Attività produttive, Luigi Ambrosone. «Vorrei ricordare che già lavoriamo in sinergia con i gestori del locali e quello del malore della 15enne è un caso isolato che esula dal controllo della nostra amministrazione spiega il delegato al ramo anzi quando ci sono stati episodi di movida violenta tra ragazzi siamo immediatamente intervenuti. Non possiamo blindare il centro storico con uno stato di polizia, ma possiamo effettuare ulteriori controlli, fermo restando che la questione movida a Benevento è ben diversa rispetto ad altre città campane. I livelli di attenzione sul fenomeno ci sono già e stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per contrastare i fenomeni negativi legati alla malamovida».

Infatti il provvedimento di chiusura scattato martedì non è stato il primo. Sono già quattro i locali chiusi dalla Questura per violazioni delle norme, non solo per la vendita di bevande alcoliche ai minori, ma anche per altre violazioni delle normative che regolano la movida. Tra le altre cose, inoltre, sono stati emanati sempre dagli uffici di via De Caro, alcuni "daspo urbani" che vietano ai destinatari di frequentare determinate zone della città, in particolare nelle aree aperte al pubblico nei pressi delle attività commerciali. Per il prossimo weekend nella "buffer zone" del divertimento verranno effettuati controlli delle forze dell'ordine chiamate a verificare il rispetto delle norme legislative e delle ordinanze sindacali da parte dei locali. La parola d'ordine per superare l'ostacolo resta una sola: collaborazione, come spiega il presidente del comitato "Locali centro storico", Bartolome Ruiz Jimenez.

«Partendo dal presupposto che sensibilizzerò i gestori dei locali all'osservanza delle regole di legalità e del buon senso - dice - noi siamo sempre stati aperti a un confronto costruttivo con le forze dell'ordine, per contribuire a rendere l'attività notturna del centro storico sempre più sicura e godibile poiché desideriamo assicurare ai nostri clienti una maggiore sicurezza».

Per consolidare il proprio impegno a favore della buona movida, Jimenez propone una idea singolare, con l'obiettivo di garantire maggior sicurezza all'interno e in prossimità dei locali di pubblico intrattenimento presenti sul territorio, orientando contestualmente i giovani verso un divertimento sano e responsabile. «Apriamo i nostri locali anche in orari pomeridiani rilancia in modo che i giovanissimi possano partecipare ad appositi eventi assolutamente "zero alcol".

Sono certo che questa proposta, se accolta da tutti, potrà favorire lo sviluppo di una cultura del divertimento, dove la musica, gli spettacoli o qualsiasi altro evento culturale possano essere al centro degli interessi dei ragazzi e non lo sballo dovuto all'assunzione di sostanze alcoliche».

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